Da almeno un quindicennio l'ordinamento urbanistico - che trova fondamento nell'attribuzione ai poteri pubblici della potestà di conformazione dei suoli attraverso lo strumento del piano urbanistico - va subendo una lenta ma costante modifica dei modi di formazione delle scelte e delle tecniche di pianificazione. Le ragioni di queste trasformazioni vanno ricercate sia nella legislazione statale sia in quella regionale recente, nelle quali in luogo dell'imperatività delle scelte urbanistiche va sostituendosi - attraverso accordi - la ricerca del consenso con gli interessi privati sin dalla fase della determinazione degli assetti urbanistici o successivamente in quella della concreta operatività delle prescrizioni di piano. Gli obiettivi o meglio le finalità delle nuove modalità della pianificazione urbanistica riguardano, da un lato la ricerca del minimo danno e della redistribuzione di onori ed oneri tra proprietari interessati dalle trasformazione urbanistiche e dall'altro la copertura a totale carico dei beneficiari delle opere di urbanizzazione connesse con il complesso degli interventi edificatori. Il ricorso alle diverse tecniche della perequazione mira infatti a determinare una sostanziale indifferenza dei proprietari rispetto alle scelte di pianificazione eliminando in radice la discriminazione tra proprietari incisi dai vincoli urbanistici e proprietari premiati dall'edificabilità della propria area. Nello stesso tempo i sistemi perequativi permettono alle pubbliche amministrazioni di ottenere sia la cessione delle aree per finalità pubbliche, sia la diretta realizzazione delle opere di urbanizzazione senza oneri.
"Urbanistica"
URBANI, Paolo
2009-01-01
Abstract
Da almeno un quindicennio l'ordinamento urbanistico - che trova fondamento nell'attribuzione ai poteri pubblici della potestà di conformazione dei suoli attraverso lo strumento del piano urbanistico - va subendo una lenta ma costante modifica dei modi di formazione delle scelte e delle tecniche di pianificazione. Le ragioni di queste trasformazioni vanno ricercate sia nella legislazione statale sia in quella regionale recente, nelle quali in luogo dell'imperatività delle scelte urbanistiche va sostituendosi - attraverso accordi - la ricerca del consenso con gli interessi privati sin dalla fase della determinazione degli assetti urbanistici o successivamente in quella della concreta operatività delle prescrizioni di piano. Gli obiettivi o meglio le finalità delle nuove modalità della pianificazione urbanistica riguardano, da un lato la ricerca del minimo danno e della redistribuzione di onori ed oneri tra proprietari interessati dalle trasformazione urbanistiche e dall'altro la copertura a totale carico dei beneficiari delle opere di urbanizzazione connesse con il complesso degli interventi edificatori. Il ricorso alle diverse tecniche della perequazione mira infatti a determinare una sostanziale indifferenza dei proprietari rispetto alle scelte di pianificazione eliminando in radice la discriminazione tra proprietari incisi dai vincoli urbanistici e proprietari premiati dall'edificabilità della propria area. Nello stesso tempo i sistemi perequativi permettono alle pubbliche amministrazioni di ottenere sia la cessione delle aree per finalità pubbliche, sia la diretta realizzazione delle opere di urbanizzazione senza oneri.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.