Il volume, inserito nel Progetto di Ricerca Nazionale (PRIN) 2007: “Feudalità laica e feudalità ecclesiastica nel Mezzogiorno moderno (secoli XV-XIX)”, è il prodotto scientifico di un intenso lavoro di ricerca condotto dall’unità locale abruzzese, guidata da Giovanni Brancaccio, ordinario di Storia Moderna presso l’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. Intrecciando proficuamente le acquisizioni più recenti degli studi storici sul feudalesimo con un’ampia documentazione d’archivio di prima mano, il libro offre un quadro rappresentativo delle dinamiche giuridiche, politico-amministrative ed economico-produttive del ruolo detenuto dalle strutture feudali nelle “provincie” del Molise e degli Abruzzi all’interno della vicenda storica del Regno di Napoli. Gli aspetti significativi della geografia feudale; la fitta trama delle interconnessioni tra diritto ed economia, tra politica ed amministrazione e tra poteri di diritto e di fatto vigenti nel sistema del feudo; la strategica importanza della solidarietà di lignaggio nella tutela e nella preservazione degli interessi patrimoniali delle famiglie signorili; il difficile rapporto tra il potere feudale ed il blocco sociale espresso dai reggimenti delle universitates; il ruolo del clero e degli ordini monastici all’interno del tessuto urbano; la dialettica città/feudi e la peculiare natura dei circuiti gestionali e di controllo della macchina amministrativa locale; la relazione tra il sistema feudale e le comunità albanesi insediate sul territorio; le cause determinanti la devoluzione dei feudi appartenenti al potente casato degli Acquaviva d’Atri, la cui estinzione schiuse la strada al superamento dei vincoli feudali e alla individualizzazione proprietaria negli Abruzzi, influenzando un omologo processo nelle “provincie” contermini del Regno, rappresentano le principali questioni al centro dei saggi contenuti nel libro. In appendice l’inventario della serie delle “Certificatorie per l’intestazione nel cedolario” depositata nell’Archivio di Stato di Napoli, consente di esibire più aggiornate chiavi interpretative e di acquisire una rete di nuove informazioni relative agli acquisti e alle vendite dei feudi abruzzesi, molisani e regnicoli.
Il feudalesimo nel Mezzogiorno moderno. Gli Abruzzi e il Molise (secoli XV - XVIII).
BRANCACCIO, Giovanni
2011-01-01
Abstract
Il volume, inserito nel Progetto di Ricerca Nazionale (PRIN) 2007: “Feudalità laica e feudalità ecclesiastica nel Mezzogiorno moderno (secoli XV-XIX)”, è il prodotto scientifico di un intenso lavoro di ricerca condotto dall’unità locale abruzzese, guidata da Giovanni Brancaccio, ordinario di Storia Moderna presso l’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. Intrecciando proficuamente le acquisizioni più recenti degli studi storici sul feudalesimo con un’ampia documentazione d’archivio di prima mano, il libro offre un quadro rappresentativo delle dinamiche giuridiche, politico-amministrative ed economico-produttive del ruolo detenuto dalle strutture feudali nelle “provincie” del Molise e degli Abruzzi all’interno della vicenda storica del Regno di Napoli. Gli aspetti significativi della geografia feudale; la fitta trama delle interconnessioni tra diritto ed economia, tra politica ed amministrazione e tra poteri di diritto e di fatto vigenti nel sistema del feudo; la strategica importanza della solidarietà di lignaggio nella tutela e nella preservazione degli interessi patrimoniali delle famiglie signorili; il difficile rapporto tra il potere feudale ed il blocco sociale espresso dai reggimenti delle universitates; il ruolo del clero e degli ordini monastici all’interno del tessuto urbano; la dialettica città/feudi e la peculiare natura dei circuiti gestionali e di controllo della macchina amministrativa locale; la relazione tra il sistema feudale e le comunità albanesi insediate sul territorio; le cause determinanti la devoluzione dei feudi appartenenti al potente casato degli Acquaviva d’Atri, la cui estinzione schiuse la strada al superamento dei vincoli feudali e alla individualizzazione proprietaria negli Abruzzi, influenzando un omologo processo nelle “provincie” contermini del Regno, rappresentano le principali questioni al centro dei saggi contenuti nel libro. In appendice l’inventario della serie delle “Certificatorie per l’intestazione nel cedolario” depositata nell’Archivio di Stato di Napoli, consente di esibire più aggiornate chiavi interpretative e di acquisire una rete di nuove informazioni relative agli acquisti e alle vendite dei feudi abruzzesi, molisani e regnicoli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.