Fulcro dell’intero articolo sono le incisioni a corredo delle guide di viaggio stilate da Franz Schott a partire dall’anno giubilare 1600. La pubblicazione, dal titolo Itinerari Italiae, riscontrò notevole consenso di pubblico in Europa, tanto da essere ristampata e aggiornata sino al 1761, con un sostanzioso incremento di immagini. Queste, che nella prima edizione furono soltanto tre, divennero nell’edizione del 1647 ben 119. L’articolo analizza alcune delle incisioni di piante urbane mettendole a confronto col ricco repertorio dei tipografi veneti e romani che dalla metà del Cinquecento si andò diffondendo grazie anche a Braun e Hogenberg. L’articolo si conclude con delle osservazioni sulla raffigurazione a volo d’uccello.
Spazio reale, spazio immaginato. Il teatro urbano del Seicento italiano nelle stampe di piccolo formato
TUNZI, Pasquale
2007-01-01
Abstract
Fulcro dell’intero articolo sono le incisioni a corredo delle guide di viaggio stilate da Franz Schott a partire dall’anno giubilare 1600. La pubblicazione, dal titolo Itinerari Italiae, riscontrò notevole consenso di pubblico in Europa, tanto da essere ristampata e aggiornata sino al 1761, con un sostanzioso incremento di immagini. Queste, che nella prima edizione furono soltanto tre, divennero nell’edizione del 1647 ben 119. L’articolo analizza alcune delle incisioni di piante urbane mettendole a confronto col ricco repertorio dei tipografi veneti e romani che dalla metà del Cinquecento si andò diffondendo grazie anche a Braun e Hogenberg. L’articolo si conclude con delle osservazioni sulla raffigurazione a volo d’uccello.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.