In occasione del centenario della nascita di Corrado Cagli (1910-1976), nell’ottobre 2010, il Museo Civico d’Arte di Pordenone ha organizzato una grande mostra sull’artista, curata da Fabio Benzi, con il contributo tecnico di Francesco Leone e del direttore del Museo, Gilberto Ganzer. Data la complessità dell’artista, si è messo a punto un progetto che rendesse omaggio alla sua grande versatilità intellettuale, che lo rese uno dei personaggi più straordinari e internazionali del Novecento italiano, capace di influenzare generazioni di artisti tra i maggiori del nostro Paese con la sua forza creativa e il suo magistero artistico. L’enorme influenza artistica e culturale di Corrado Cagli si diffuse su una quantità di artisti e di movimenti, riconosciuta da tutti come determinante: dalla Scuola Romana a Corrente, dall’astrattismo del dopoguerra all’Informale. Il catalogo della mostra è costituito da un’introduzione monografica su Cagli, di Fabio Benzi, in cui si ripercorre l’intero suo percorso artistico, e da una serie di sezioni nelle quali si mettono a fuoco i rapporti di influenza del Maestro sui suoi compagni di strada come sulle più giovani generazioni: Afro, Mirko, Dino, Capogrossi, Cavalli, Melli, Gentilini, Ziveri, Guttuso, Leoncillo, Fazzini, Purificato, Birolli, Tomea, Mafai, Franchina, Mannucci, Dova, Baj, Crippa, Tancredi, Scialoja, Pizzinato, Berti, Novelli e molti altri artisti dagli anni Trenta agli anni Sessanta. La vasta attività creativa di Cagli è presentata nella sua interezza, mettendola a confronto con quella dei suoi amici, illustrando così il ruolo di protagonista che rivestì in oltre mezzo secolo di dibattito artistico italiano e internazionale. Il catalogo contiene anche saggi di E. Crispolti, A. Del Puppo, G. Ganzer, F. Leone, H. Romani. F. Benzi è autore, oltre che del saggio introduttivo (pp. 13-51), di Cagli e il gruppo della Scuola Romana (pp. 199-204), Cagli e la Scuola Romana tra Tonalismo, espressionismo e neo-barocco (p.214-223).
Corrado Cagli e il suo magistero. Mezzo secolo di arte italiana dalla Scuola Romana all'astrattismo
BENZI, Fabio
2010-01-01
Abstract
In occasione del centenario della nascita di Corrado Cagli (1910-1976), nell’ottobre 2010, il Museo Civico d’Arte di Pordenone ha organizzato una grande mostra sull’artista, curata da Fabio Benzi, con il contributo tecnico di Francesco Leone e del direttore del Museo, Gilberto Ganzer. Data la complessità dell’artista, si è messo a punto un progetto che rendesse omaggio alla sua grande versatilità intellettuale, che lo rese uno dei personaggi più straordinari e internazionali del Novecento italiano, capace di influenzare generazioni di artisti tra i maggiori del nostro Paese con la sua forza creativa e il suo magistero artistico. L’enorme influenza artistica e culturale di Corrado Cagli si diffuse su una quantità di artisti e di movimenti, riconosciuta da tutti come determinante: dalla Scuola Romana a Corrente, dall’astrattismo del dopoguerra all’Informale. Il catalogo della mostra è costituito da un’introduzione monografica su Cagli, di Fabio Benzi, in cui si ripercorre l’intero suo percorso artistico, e da una serie di sezioni nelle quali si mettono a fuoco i rapporti di influenza del Maestro sui suoi compagni di strada come sulle più giovani generazioni: Afro, Mirko, Dino, Capogrossi, Cavalli, Melli, Gentilini, Ziveri, Guttuso, Leoncillo, Fazzini, Purificato, Birolli, Tomea, Mafai, Franchina, Mannucci, Dova, Baj, Crippa, Tancredi, Scialoja, Pizzinato, Berti, Novelli e molti altri artisti dagli anni Trenta agli anni Sessanta. La vasta attività creativa di Cagli è presentata nella sua interezza, mettendola a confronto con quella dei suoi amici, illustrando così il ruolo di protagonista che rivestì in oltre mezzo secolo di dibattito artistico italiano e internazionale. Il catalogo contiene anche saggi di E. Crispolti, A. Del Puppo, G. Ganzer, F. Leone, H. Romani. F. Benzi è autore, oltre che del saggio introduttivo (pp. 13-51), di Cagli e il gruppo della Scuola Romana (pp. 199-204), Cagli e la Scuola Romana tra Tonalismo, espressionismo e neo-barocco (p.214-223).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.