La Dottrina della fede di Ernst Troeltsch, pubblicata postuma nel 1925 a cura della baronessa Gertrud von le Fort e con una prefazione della vedova Marta Troeltsch, riproduce i corsi di dogmatica tenuti dal teologo tedesco nel semestre estivo 1912 e nel semestre invernale 1912/13 presso la Facoltà di Teologia Evangelica dell’Università di Heidelberg. Divisa in due sezioni, dedicate rispettivamente a Gesù Cristo “quale oggetto della fede” e ai sei temi centrali di ogni dogmatica (Dio, mondo, uomo, redenzione, chiesa, escatologia), quest’opera offre una sintesi ampia ed articolata della prospettiva dogmatica troeltschiana, che, seppur fatta oggetto di radicale critica da Karl Barth e da altri esponenti della “teologia dialettica”, conserva, in un mondo segnato dal conflitto tra le religioni, una sua indubbia attualità. Essa infatti non solo cerca, in considerazione dell’ineluttabile storicità delle norme e dei valori etico-religiosi, di coniugare criticamente fede cristiana e spirito moderno, ma rifiuta altresì, in nome della Liberalität in religione, di rivendicare per il cristianesimo il carattere di rivelazione unica ed assoluta, senza tuttavia con questo volerne sminuire l’incontestabile forza redentrice e salvifica.
Dottrina della fede, a cura di R. Garaventa
GARAVENTA, Roberto
2005-01-01
Abstract
La Dottrina della fede di Ernst Troeltsch, pubblicata postuma nel 1925 a cura della baronessa Gertrud von le Fort e con una prefazione della vedova Marta Troeltsch, riproduce i corsi di dogmatica tenuti dal teologo tedesco nel semestre estivo 1912 e nel semestre invernale 1912/13 presso la Facoltà di Teologia Evangelica dell’Università di Heidelberg. Divisa in due sezioni, dedicate rispettivamente a Gesù Cristo “quale oggetto della fede” e ai sei temi centrali di ogni dogmatica (Dio, mondo, uomo, redenzione, chiesa, escatologia), quest’opera offre una sintesi ampia ed articolata della prospettiva dogmatica troeltschiana, che, seppur fatta oggetto di radicale critica da Karl Barth e da altri esponenti della “teologia dialettica”, conserva, in un mondo segnato dal conflitto tra le religioni, una sua indubbia attualità. Essa infatti non solo cerca, in considerazione dell’ineluttabile storicità delle norme e dei valori etico-religiosi, di coniugare criticamente fede cristiana e spirito moderno, ma rifiuta altresì, in nome della Liberalität in religione, di rivendicare per il cristianesimo il carattere di rivelazione unica ed assoluta, senza tuttavia con questo volerne sminuire l’incontestabile forza redentrice e salvifica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.