Nell’arco del Duecento, e soprattutto sullo scorcio del secolo, le forme per danza conobbero un crescente favore da parte del pubblico cortigiano. Se nella Francia del Nord si andavano forgiando i generi del rondeau, del virelai e della ballade grazie a figure di spicco quali Adam de la Halle, Guillaume d’Amiens e Jehannot de l’Escurel, nel Sud si componevano testi per danza sui modelli à refrain oitanici. Su tutti spiccano le dansas con un corpus oggi noto di una trentina di testi; la balada, al contrario, ignorata dai compilatori dei trattati poetologici due-trecenteschi, rappresenta una breve ma singolare parentesi nella storia delle forme per danza occitaniche. Modellata sul rondeau francese, la balada ammicca agli altri due noti generi per la pluristroficità, oscillando tra le tematiche più propriamente cortesi e quelle popularisantes specifiche anche dei rondeaux francesi.
Le "baladas" del canzoniere provenzale Q. Appunti sul genere e edizione critica
ZAMUNER, ILARIA
2012-01-01
Abstract
Nell’arco del Duecento, e soprattutto sullo scorcio del secolo, le forme per danza conobbero un crescente favore da parte del pubblico cortigiano. Se nella Francia del Nord si andavano forgiando i generi del rondeau, del virelai e della ballade grazie a figure di spicco quali Adam de la Halle, Guillaume d’Amiens e Jehannot de l’Escurel, nel Sud si componevano testi per danza sui modelli à refrain oitanici. Su tutti spiccano le dansas con un corpus oggi noto di una trentina di testi; la balada, al contrario, ignorata dai compilatori dei trattati poetologici due-trecenteschi, rappresenta una breve ma singolare parentesi nella storia delle forme per danza occitaniche. Modellata sul rondeau francese, la balada ammicca agli altri due noti generi per la pluristroficità, oscillando tra le tematiche più propriamente cortesi e quelle popularisantes specifiche anche dei rondeaux francesi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.