Sono molteplici le ipotesi invocate per individuare le ragioni dell’adozione, in Umbria come altrove, della tipologia chiesastica bipartita e molti i percorsi interpretativi che sono stati intrapresi dalla storiografia nel corso di una ricerca che si protrae da circa un secolo. Il dato significativo consiste nel rapporto fra bipartizione dell’aula e il formale ‘sdoppiamento’ tra clero e fedeli (e, il talune epoche, tra battezzati e catecumeni); ciò ha senza dubbio determinato un profondo mutamento negli impianti planimetrici ecclesiali, sino a costituire, con le chiese a due navate, un vero e proprio schema morfologico originale in cui lo spazio assume i caratteri simbolici del programma liturgico che vi si celebra. E’ nello sdoppiamento dello spazio sacro in due aule che si invera la trasposizione del fondamento teologico in liturgia che, ritualizzandosi, si consolida nel tempo e si trasforma in tradizione, imponendo alle chiese a due navate un carattere del tutto indipendente (garantendo, nel contempo, permanenza e originalità del modello). Nelle chiese a due navate della Valnerina si determinano, in estrema sintesi, i tratti di un organismo planimetrico assai singolare, diretta emanazione di una precisa volontà iconografica e simbolica, pienamente medioevale, ed insieme frutto del recupero di un originario programma liturgico pretridentino.
Origini e matrici dello schema tipologico bipartito in Valnerina
D'AVINO, STEFANO
1999-01-01
Abstract
Sono molteplici le ipotesi invocate per individuare le ragioni dell’adozione, in Umbria come altrove, della tipologia chiesastica bipartita e molti i percorsi interpretativi che sono stati intrapresi dalla storiografia nel corso di una ricerca che si protrae da circa un secolo. Il dato significativo consiste nel rapporto fra bipartizione dell’aula e il formale ‘sdoppiamento’ tra clero e fedeli (e, il talune epoche, tra battezzati e catecumeni); ciò ha senza dubbio determinato un profondo mutamento negli impianti planimetrici ecclesiali, sino a costituire, con le chiese a due navate, un vero e proprio schema morfologico originale in cui lo spazio assume i caratteri simbolici del programma liturgico che vi si celebra. E’ nello sdoppiamento dello spazio sacro in due aule che si invera la trasposizione del fondamento teologico in liturgia che, ritualizzandosi, si consolida nel tempo e si trasforma in tradizione, imponendo alle chiese a due navate un carattere del tutto indipendente (garantendo, nel contempo, permanenza e originalità del modello). Nelle chiese a due navate della Valnerina si determinano, in estrema sintesi, i tratti di un organismo planimetrico assai singolare, diretta emanazione di una precisa volontà iconografica e simbolica, pienamente medioevale, ed insieme frutto del recupero di un originario programma liturgico pretridentino.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.