Lo studio analizza l’influenza esercitata dall’opera di Ovidio nella cultura artistica ed architettonica a lui successiva, con particolare interesse al periodo che va dal Rinascimento al Barocco. Sullo sfondo del generale ricorso al mondo fantastico delle Metamorfosi, da Filarete sino al padiglione della Svezia alla Triennale di Milano del 1996, il saggio rivela gli stimoli cerativi suscitati dal Poeta sulle coscienze artistiche di protagonisti della cultura del loro tempo, come Giulio Romano, Nicolas Poussin, Tiziano Vecellio, Peter Paul Rubens, Gian Lorenzo Bernini, e si sofferma sul rapporto tra i temi ovidiani e le architetture immaginate o costruite che li “ospitano”, quali Sforzinda, la villa Madama, la Farnesina, il palazzo Te, il castello di Vaux-le-Vicomte, il palazzo del Louvre e la stessa piazza San Pietro.
Favole e poesie:presenze ovidiane nelle arti maggiori
GIANNANTONIO, Raffaele
2012-01-01
Abstract
Lo studio analizza l’influenza esercitata dall’opera di Ovidio nella cultura artistica ed architettonica a lui successiva, con particolare interesse al periodo che va dal Rinascimento al Barocco. Sullo sfondo del generale ricorso al mondo fantastico delle Metamorfosi, da Filarete sino al padiglione della Svezia alla Triennale di Milano del 1996, il saggio rivela gli stimoli cerativi suscitati dal Poeta sulle coscienze artistiche di protagonisti della cultura del loro tempo, come Giulio Romano, Nicolas Poussin, Tiziano Vecellio, Peter Paul Rubens, Gian Lorenzo Bernini, e si sofferma sul rapporto tra i temi ovidiani e le architetture immaginate o costruite che li “ospitano”, quali Sforzinda, la villa Madama, la Farnesina, il palazzo Te, il castello di Vaux-le-Vicomte, il palazzo del Louvre e la stessa piazza San Pietro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.