II libro si propone quale contributo scientifico alla messa a punto di una metodologia strutturale di progettazione nel campo della fenomenologia urbano-territoriale. Con riferimento al modello di organizzazione della realtà di tipo organicista, i fenomeni sono visti in interrelazione dinamica secondo un'ordine strutturale-sistemico regolato da leggi non autonome ma dettate dai modelli generali di comportamento della realtà. Nel caso specifico la realtà oggetto di studio è quella urbana e territoriale intesa non come pura entità formale, ma come insieme strutturato di attività nello spazio e nel tempo, all'interno del quale si sviluppa un'intensa rete di azioni e reazioni. In tale quadro la progettazione si colloca come attività di carattere processuale tendente a modificare la realtà. La metodologia proposta è volta alla formazione di un atteggiamento scientifico nei confronti della realtà, tale che l'interesse del progettista si sposti dalla registrazione passiva dello stato di fatto all'individuazione dei fattori delle trasformazioni strutturali fino a definirne il modello esigenziale e a comprenderne le leggi, quelle stesse che definiscono l'armatura entro cui può aver luogo il mutamento, la trasformazione ossia il “progetto”. Il candidato è autore del saggio “Presupposti, procedimenti e strumentazioni per un approccio scientifico di tipo strutturale alla progettazione architettonica” afferente alla “Prima Parte” del libro. E' coautore della Seconda e Terza Parte, nonché correlatore delle tesi di laurea riportate come esemplificazioni dell'applicazione del metodo.

La metodologia strutturale nella progettazione. Rapporto teoria-prassi nell'ambito di applicazione del metodo

FALASCA, Carmine;
1981-01-01

Abstract

II libro si propone quale contributo scientifico alla messa a punto di una metodologia strutturale di progettazione nel campo della fenomenologia urbano-territoriale. Con riferimento al modello di organizzazione della realtà di tipo organicista, i fenomeni sono visti in interrelazione dinamica secondo un'ordine strutturale-sistemico regolato da leggi non autonome ma dettate dai modelli generali di comportamento della realtà. Nel caso specifico la realtà oggetto di studio è quella urbana e territoriale intesa non come pura entità formale, ma come insieme strutturato di attività nello spazio e nel tempo, all'interno del quale si sviluppa un'intensa rete di azioni e reazioni. In tale quadro la progettazione si colloca come attività di carattere processuale tendente a modificare la realtà. La metodologia proposta è volta alla formazione di un atteggiamento scientifico nei confronti della realtà, tale che l'interesse del progettista si sposti dalla registrazione passiva dello stato di fatto all'individuazione dei fattori delle trasformazioni strutturali fino a definirne il modello esigenziale e a comprenderne le leggi, quelle stesse che definiscono l'armatura entro cui può aver luogo il mutamento, la trasformazione ossia il “progetto”. Il candidato è autore del saggio “Presupposti, procedimenti e strumentazioni per un approccio scientifico di tipo strutturale alla progettazione architettonica” afferente alla “Prima Parte” del libro. E' coautore della Seconda e Terza Parte, nonché correlatore delle tesi di laurea riportate come esemplificazioni dell'applicazione del metodo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11564/312083
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