Il contributo costituisce il primo capitolo, a carattere essenzialmente metodologico, della parte prima del volume curato dall’Autore dedicata a “La disciplina degli usi”. Esso muove da una visione organicistica dell’habitat quale risultante di un sistema complesso di azioni riferibili a tre fondamentali modi d’uso del territorio: agronomico, insediativo, infrastrutturale. Cui consegue una nozione di qualità ambientale da intendersi in termini globali e non come sommatoria di qualità parziali di singoli componenti. La concezione sistemica costituisce il presupposto metodologico mirato al superamento della pianificazione tradizionale impostata sullo zoning per l’affermazione di un’idea di pianificazione integrata alla programmazione economica continua, evolutiva, nella quale esigenze e risposte siano di volta in volta commisurate alla dinamica delle trasformazioni strutturali della realtà contestuale complessiva. L’obiettivo è quello di poter attivare una sorta di piano-processo capace di sviluppare una politica coordinata delle azioni sul territorio rispondente a un modello esigenziale variabile. A tal riguardo il contributo si propone di tracciare le linee guida per la formulazione di una normativa prestazionale degli usi del territorio improntata a criteri di compatibilità e sostenibilità. In tal senso la caratterizzazione esigenziale-prestazionale della destinazione d’uso e della relativa localizzazione nel consentire la valutazione preventiva dei gradi di compatibilità tra stato di fatto e istanza di trasformazione, è espressamente finalizzata alla salvaguardia della qualità ambientale globale.

Principi metodologici per una normativa prestazionale del territorio

FALASCA, Carmine
1995-01-01

Abstract

Il contributo costituisce il primo capitolo, a carattere essenzialmente metodologico, della parte prima del volume curato dall’Autore dedicata a “La disciplina degli usi”. Esso muove da una visione organicistica dell’habitat quale risultante di un sistema complesso di azioni riferibili a tre fondamentali modi d’uso del territorio: agronomico, insediativo, infrastrutturale. Cui consegue una nozione di qualità ambientale da intendersi in termini globali e non come sommatoria di qualità parziali di singoli componenti. La concezione sistemica costituisce il presupposto metodologico mirato al superamento della pianificazione tradizionale impostata sullo zoning per l’affermazione di un’idea di pianificazione integrata alla programmazione economica continua, evolutiva, nella quale esigenze e risposte siano di volta in volta commisurate alla dinamica delle trasformazioni strutturali della realtà contestuale complessiva. L’obiettivo è quello di poter attivare una sorta di piano-processo capace di sviluppare una politica coordinata delle azioni sul territorio rispondente a un modello esigenziale variabile. A tal riguardo il contributo si propone di tracciare le linee guida per la formulazione di una normativa prestazionale degli usi del territorio improntata a criteri di compatibilità e sostenibilità. In tal senso la caratterizzazione esigenziale-prestazionale della destinazione d’uso e della relativa localizzazione nel consentire la valutazione preventiva dei gradi di compatibilità tra stato di fatto e istanza di trasformazione, è espressamente finalizzata alla salvaguardia della qualità ambientale globale.
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