Il contributo introduce la seconda parte dedicata ai “Concetti procedurali per la riqualificazione e manutenzione ambientale” del volume curato dall’Autore dal titolo “Norme e procedure per il controllo della qualità ambientale”. La trattazione muove dalla considerazione che troppo poca attenzione è stata data ai riflessi che l’accrescente domanda, a partire dagli anni ’60, delle attività connesse al tempo libero possono avere sulla politica degli usi del territorio. Si è potenziato lo sport agonistico trascurando la rilevanza socio-culturale, oltre che economica, di un dato importante insito nella nuova condizione esistenziale dell’uomo del nostro tempo. Maggiore disponibilità di tempo libero a tutti i livelli sociali che equivale a una maggiore diffusività secondo un nuovo principio della qualità della vita fondato sul valore della persona umana in tutte le sue esplicitazioni fisiche e psichiche a tutte le età. La pratica sportiva acquisisce in tal senso una crescente attitudine a manifestarsi in forma integrata con le altre forme di fruizione del tempo libero più propriamente culturali e sempre più proiettate alla valorizzazione delle componenti attitudinali dell’individuo. Sulla base di tali considerazioni si ravvisa l’opportunità di un radicale superamento della prassi consolidata unicamente rivolta al soddisfacimento della sola domanda quantitativa di un’utenza astratta e indifferenziata secondo standards distributivi unificati. Si propone una radicale ridefinizione del settore fondata su una progettualità consapevole della variabilità sia del sistema esigenziale sia dei fattori di contesto. Ovvero incentrata sulle specificità delle componenti in gioco del sistema relazionale all’interno del quale essa di volta in volta si realizza. Perché questo possa avvenire si individua la necessità di predisporre modelli di organizzazione strutturali e funzionali di sistema ad ampio spettro di potenzialità atti a tradursi in soluzioni tipo-morfologiche appropriate congruenti con le singole realtà contestuali dei luoghi d’intervento. La proposta viene verificata a titolo dimostrativo a scala regionale col chiaro intento di proiettarla a livello nazionale per l’innesco di una concezione organica, adattiva ed evolutiva della programmazione dell’intero settore secondo criteri di massima compatibilità e sostenibilità nel quadro più generale di un processo mirato di valorizzazione e tutela del territorio.

L'attrezzatura del territorio: i modelli insediativi per il tempo libero e lo sport di base

FALASCA, Carmine
1995-01-01

Abstract

Il contributo introduce la seconda parte dedicata ai “Concetti procedurali per la riqualificazione e manutenzione ambientale” del volume curato dall’Autore dal titolo “Norme e procedure per il controllo della qualità ambientale”. La trattazione muove dalla considerazione che troppo poca attenzione è stata data ai riflessi che l’accrescente domanda, a partire dagli anni ’60, delle attività connesse al tempo libero possono avere sulla politica degli usi del territorio. Si è potenziato lo sport agonistico trascurando la rilevanza socio-culturale, oltre che economica, di un dato importante insito nella nuova condizione esistenziale dell’uomo del nostro tempo. Maggiore disponibilità di tempo libero a tutti i livelli sociali che equivale a una maggiore diffusività secondo un nuovo principio della qualità della vita fondato sul valore della persona umana in tutte le sue esplicitazioni fisiche e psichiche a tutte le età. La pratica sportiva acquisisce in tal senso una crescente attitudine a manifestarsi in forma integrata con le altre forme di fruizione del tempo libero più propriamente culturali e sempre più proiettate alla valorizzazione delle componenti attitudinali dell’individuo. Sulla base di tali considerazioni si ravvisa l’opportunità di un radicale superamento della prassi consolidata unicamente rivolta al soddisfacimento della sola domanda quantitativa di un’utenza astratta e indifferenziata secondo standards distributivi unificati. Si propone una radicale ridefinizione del settore fondata su una progettualità consapevole della variabilità sia del sistema esigenziale sia dei fattori di contesto. Ovvero incentrata sulle specificità delle componenti in gioco del sistema relazionale all’interno del quale essa di volta in volta si realizza. Perché questo possa avvenire si individua la necessità di predisporre modelli di organizzazione strutturali e funzionali di sistema ad ampio spettro di potenzialità atti a tradursi in soluzioni tipo-morfologiche appropriate congruenti con le singole realtà contestuali dei luoghi d’intervento. La proposta viene verificata a titolo dimostrativo a scala regionale col chiaro intento di proiettarla a livello nazionale per l’innesco di una concezione organica, adattiva ed evolutiva della programmazione dell’intero settore secondo criteri di massima compatibilità e sostenibilità nel quadro più generale di un processo mirato di valorizzazione e tutela del territorio.
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