Il volume si propone di descrivere i contenuti dei documenti che sostanziano il manuale d’uso, per la gestione dei BBPP della Calabria. Il primo è l’Atlante dei Vincoli Paesaggistici della Regione (AVPR), contenente le schede di analisi prodotte nel corso dall’esame dei beni paesaggistici; la carta finale dei livelli di permanenza dei caratteri paesaggistici originari e gli indirizzi normativi per ciascun bene paesaggistico. Il secondo è il documento degli Indirizzi Generali di Tutela, elaborato a partire dagli indirizzi specialistici formulati da ciascuno dei quattro esperti ed articolato in rapporto alle principali caratteristiche del paesaggio vincolato della Calabria. Contestualmente si vuole descrivere ed argomentare la metodologia proposta, attraverso una puntuale descrizione dei passaggi concettuali ed operativi operati in ciascuna fase dello studio. Si ripercorrono quindi le fasi del processo durante il quale i beni paesaggistici vincolati sono stati esaminati, dai quattro esperti e dai ricercatori del DART, sotto i profili urbanistico, architettonico, naturalistico e geomorfologico per accertare lo stato e la consistenza dei beni paesaggistici ad oggi, alla luce delle trasformazioni subite nel corso di circa quarant’anni. In questa fase si è ritenuto opportuno effettuare anche un aggiornamento delle mappe allegate al Decreto di vincolo, a questo aggiornamento dei vincoli sul piano della rappresentazione corrisponde un aggiornamento anche sul piano della conoscenza. I decreti di vincolo, ispirati ad una visione di paesaggio essenzialmente fondata sulla bellezza e sulla panoramicità dei siti, non fornivano informazioni, se non molto generiche, sulle effettive risorse da conservare. A questo scopo l’analisi condotta ha mirato a fornire maggiori elementi di conoscenza circa i valori percettivi, i valori storico-architettonici, i valori naturalistici ed i valori morfologici. Parallelamente la metodologia ha proposto l’esame, attraverso letture diacroniche e analisi delle dinamiche di trasformazione e dei rischi cui sono sottoposti i beni paesaggistici, dello stato attuale del vincolo, per segnalarne le principali trasformazioni e le eventuali condizioni di degrado o compromissione, ciò allo scopo di consentire una migliore gestione del vincolo stesso di fronte alle ulteriori minacce di trasformazione. Da questi approfondimenti conoscitivi, restituiti in un Atlante, si è prodotto un accertamento sul grado di permanenza dei caratteri paesaggistici originari, sintetizzato da una carta che articola l’area vincolata in ambiti caratterizzati da diversi livelli di integrità del bene. Infine ad integrazione della motivazione dei vincoli è stato prodotto un apparato di indirizzi normativi articolati in due uscite diverse ma complementari: la prima, di carattere generale, costituisce un quadro di norme aventi valenza estesa a tutti i beni paesaggistici della regione, con l’obiettivo di definire un primo livello di compatibilità tra le scelte di pianificazione e di progettazione delle opere ed i valori paesaggistici presenti nel contesto tutelato. Gli indirizzi mirano a individuare una casistica di elementi ricorrenti del paesaggio vincolato per i quali sono prescritte le trasformazioni, fornendo ai gestori del vincolo, così come anche ai progettisti delle trasformazioni, un chiaro quadro di orientamento. La seconda uscita ha previsto la formulazione di un testo di norme individuali redatto per ciascun bene paesaggistico, con riferimento sia alle motivazioni espresse nel Decreto di vincolo sia alle attuali condizioni del bene stesso. Il corpo di indirizzi normativi così definito è da intendersi come integrazione alle motivazioni già espresse in sede di istituzione del vincolo e come modalità di sottrazione dei processi di autorizzazione paesaggistica a pratiche di rilascio di nulla osta oggi caratterizzate dalla discrezionalità del giudizio.

Il paesaggio tutelato della Calabria. Innovazioni di metodo per la revisioni dei vincoli a supporto della co-pianificiazione paesaggistica regionale

ANGRILLI, Massimo
2012-01-01

Abstract

Il volume si propone di descrivere i contenuti dei documenti che sostanziano il manuale d’uso, per la gestione dei BBPP della Calabria. Il primo è l’Atlante dei Vincoli Paesaggistici della Regione (AVPR), contenente le schede di analisi prodotte nel corso dall’esame dei beni paesaggistici; la carta finale dei livelli di permanenza dei caratteri paesaggistici originari e gli indirizzi normativi per ciascun bene paesaggistico. Il secondo è il documento degli Indirizzi Generali di Tutela, elaborato a partire dagli indirizzi specialistici formulati da ciascuno dei quattro esperti ed articolato in rapporto alle principali caratteristiche del paesaggio vincolato della Calabria. Contestualmente si vuole descrivere ed argomentare la metodologia proposta, attraverso una puntuale descrizione dei passaggi concettuali ed operativi operati in ciascuna fase dello studio. Si ripercorrono quindi le fasi del processo durante il quale i beni paesaggistici vincolati sono stati esaminati, dai quattro esperti e dai ricercatori del DART, sotto i profili urbanistico, architettonico, naturalistico e geomorfologico per accertare lo stato e la consistenza dei beni paesaggistici ad oggi, alla luce delle trasformazioni subite nel corso di circa quarant’anni. In questa fase si è ritenuto opportuno effettuare anche un aggiornamento delle mappe allegate al Decreto di vincolo, a questo aggiornamento dei vincoli sul piano della rappresentazione corrisponde un aggiornamento anche sul piano della conoscenza. I decreti di vincolo, ispirati ad una visione di paesaggio essenzialmente fondata sulla bellezza e sulla panoramicità dei siti, non fornivano informazioni, se non molto generiche, sulle effettive risorse da conservare. A questo scopo l’analisi condotta ha mirato a fornire maggiori elementi di conoscenza circa i valori percettivi, i valori storico-architettonici, i valori naturalistici ed i valori morfologici. Parallelamente la metodologia ha proposto l’esame, attraverso letture diacroniche e analisi delle dinamiche di trasformazione e dei rischi cui sono sottoposti i beni paesaggistici, dello stato attuale del vincolo, per segnalarne le principali trasformazioni e le eventuali condizioni di degrado o compromissione, ciò allo scopo di consentire una migliore gestione del vincolo stesso di fronte alle ulteriori minacce di trasformazione. Da questi approfondimenti conoscitivi, restituiti in un Atlante, si è prodotto un accertamento sul grado di permanenza dei caratteri paesaggistici originari, sintetizzato da una carta che articola l’area vincolata in ambiti caratterizzati da diversi livelli di integrità del bene. Infine ad integrazione della motivazione dei vincoli è stato prodotto un apparato di indirizzi normativi articolati in due uscite diverse ma complementari: la prima, di carattere generale, costituisce un quadro di norme aventi valenza estesa a tutti i beni paesaggistici della regione, con l’obiettivo di definire un primo livello di compatibilità tra le scelte di pianificazione e di progettazione delle opere ed i valori paesaggistici presenti nel contesto tutelato. Gli indirizzi mirano a individuare una casistica di elementi ricorrenti del paesaggio vincolato per i quali sono prescritte le trasformazioni, fornendo ai gestori del vincolo, così come anche ai progettisti delle trasformazioni, un chiaro quadro di orientamento. La seconda uscita ha previsto la formulazione di un testo di norme individuali redatto per ciascun bene paesaggistico, con riferimento sia alle motivazioni espresse nel Decreto di vincolo sia alle attuali condizioni del bene stesso. Il corpo di indirizzi normativi così definito è da intendersi come integrazione alle motivazioni già espresse in sede di istituzione del vincolo e come modalità di sottrazione dei processi di autorizzazione paesaggistica a pratiche di rilascio di nulla osta oggi caratterizzate dalla discrezionalità del giudizio.
2012
Progetto Operativo di Assistenza Tecnica MIbac. Rete per la governance delle politiche culturali
9788849224023
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