La pubblicazione è un omaggio all’autore, Jonas Mekas, poeta, cineasta e critico cinematografico (nato in Lituania nel 1922), ma attivo e residente negli USA (NYC) dal 1949, dove ha scritto per il “Village Voice” (rubrica Movie Journal) e fondato la rivista cinematografica “Film Culture” e gli Anthology Film Archives (uno dei più importanti archivi di cinema indipendente e d’avanguardia al mondo), oltre a promuovere la nascita del New American Cinema, di cui è presto diventato il leader riconosciuto. Il libro è stato pubblicato in quattro lingue (italiano, lituano, inglese, francese) da una delle più prestigiose e dinamiche case editrici lituane, la Baltos lankos di Vilnius, col sostegno finanziario del Ministero della Cultura lituano. Si tratta di un diario di sogni di Jonas Mekas (relativi agli anni ‘70), permeato dal distinto timbro poetico di una personale sensibilità beat; e il testo permette di articolare schematicamente i seguenti motivi: 1) un certo contesto culturale e nomadico-esperienziale, che viaggia tra la natia Lituania campestre dell’infanzia e la contemporaneità statunitense filtrata dall’esule, ma non esiliato al mondo, Mekas; 2) l’elevazione a immagine poetica di un’irriducibile nostalgia, innestata nella celebrazione di una nuova “famiglia estesa”, quella formata dalla sua straordinaria cerchia di amici della New York del secondo dopoguerra (da Maya Deren a George Maciunas, fondatore di Fluxus, da Andy Warhol a John Lennon a Yoko Ono, tra i tantissimi altri); 3) la peculiare osmosi tra la scrittura verbale di Mekas e quella cinematografica, in una tendenziale compenetrazione di immagini e stile, dove l’onirica e poetica narratività, frammentata e diaristica, rinvia continuamente non solo al diary cinema (cinema diaristico), di cui Mekas è noto alfiere internazionale, ma al cinema tout court (dalle origini, per es. le comiche “primitive” e Chaplin, al cinema classico dei generi, per es. il western) e ad altre arti (pittura, scultura, letteratura). Uno dei sogni raccolti nel libro, unitamente a una mia video-intervista fatta a Mekas (presso gli Anthology Film Archives) e a diversi brani dei suoi film, è confluito nel video Jonas Mekas e il New American Cinema (prodotto dal Dipartimento Comunicazione e Spettacolo, in collaborazione con la Biblioteca delle Arti “Lino Micciché”, dell’Università Roma Tre - 2008).

Jonas Mekas. La mia vita notturna

TRIVELLI, Anita
2007-01-01

Abstract

La pubblicazione è un omaggio all’autore, Jonas Mekas, poeta, cineasta e critico cinematografico (nato in Lituania nel 1922), ma attivo e residente negli USA (NYC) dal 1949, dove ha scritto per il “Village Voice” (rubrica Movie Journal) e fondato la rivista cinematografica “Film Culture” e gli Anthology Film Archives (uno dei più importanti archivi di cinema indipendente e d’avanguardia al mondo), oltre a promuovere la nascita del New American Cinema, di cui è presto diventato il leader riconosciuto. Il libro è stato pubblicato in quattro lingue (italiano, lituano, inglese, francese) da una delle più prestigiose e dinamiche case editrici lituane, la Baltos lankos di Vilnius, col sostegno finanziario del Ministero della Cultura lituano. Si tratta di un diario di sogni di Jonas Mekas (relativi agli anni ‘70), permeato dal distinto timbro poetico di una personale sensibilità beat; e il testo permette di articolare schematicamente i seguenti motivi: 1) un certo contesto culturale e nomadico-esperienziale, che viaggia tra la natia Lituania campestre dell’infanzia e la contemporaneità statunitense filtrata dall’esule, ma non esiliato al mondo, Mekas; 2) l’elevazione a immagine poetica di un’irriducibile nostalgia, innestata nella celebrazione di una nuova “famiglia estesa”, quella formata dalla sua straordinaria cerchia di amici della New York del secondo dopoguerra (da Maya Deren a George Maciunas, fondatore di Fluxus, da Andy Warhol a John Lennon a Yoko Ono, tra i tantissimi altri); 3) la peculiare osmosi tra la scrittura verbale di Mekas e quella cinematografica, in una tendenziale compenetrazione di immagini e stile, dove l’onirica e poetica narratività, frammentata e diaristica, rinvia continuamente non solo al diary cinema (cinema diaristico), di cui Mekas è noto alfiere internazionale, ma al cinema tout court (dalle origini, per es. le comiche “primitive” e Chaplin, al cinema classico dei generi, per es. il western) e ad altre arti (pittura, scultura, letteratura). Uno dei sogni raccolti nel libro, unitamente a una mia video-intervista fatta a Mekas (presso gli Anthology Film Archives) e a diversi brani dei suoi film, è confluito nel video Jonas Mekas e il New American Cinema (prodotto dal Dipartimento Comunicazione e Spettacolo, in collaborazione con la Biblioteca delle Arti “Lino Micciché”, dell’Università Roma Tre - 2008).
2007
9789955230779
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11564/338487
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