La percezione dell’Umbria nell’immaginario turistico è quella di una destinazione periferica rispetto ai grandi circuiti nazionali ma al tempo stesso centrale dal punto di vista geografico, caratterizzata da ritmi di vita “a misura d’uomo” che sconfinano nell’ascesi spirituale. Perugia, pur se dotata di funzioni urbane “forti”, partecipa in qualche misura di questa percezione, così come di una continuità paesaggistico-culturale con il contesto regionale che rende equilibrato il rapporto, in termini di flussi turistici, tra il capoluogo e le numerose altre località turistiche dell’Umbria. L’imponente retaggio storico-artistico rende Perugia un classico esempio di “museo a cielo aperto” e pertanto l’identità turistica perugina appare inequivocabilmente di impronta storico-culturale. Ma Perugia non è solo una magnifica testimonianza del passato, essendo riuscita negli anni ad affiancare alla sua tradizionale identità altre dimensioni del fare turismo, legate soprattutto ai due importanti appuntamenti annuali - “Umbria Jazz” ed “Eurochocolate” – che costituiscono ormai un biglietto da visita, quasi un elemento identitario, per la città. Sotto il profilo della qualità della vita, il discorso, nel caso di Perugia, è controverso: da un lato si configura come una città d’arte e universitaria “a misura d’uomo”, dinamica e vivace, dotata di uno straordinario patrimonio culturale; dall’altro, non si colloca certamente ai vertici delle classifiche della vivibilità redatte dal Sole 24 Ore e da Italia Oggi. Entrando tuttavia nel merito della qualità del contesto turistico (che dipende anche, ma non solo, dal più generale livello qualitativo del contesto urbano), alcuni elementi appaiono rilevanti: il grado di integrazione dell’offerta, l’informazione e la comunicazione, la mobilità. Sotto tutti questi profili, la realtà perugina appare più che soddisfacente, soprattutto per ciò che concerne la mobilità, oggi potenziata dall’avveniristico Minimetrò, che alla funzione puramente trasportistica potrebbe abbinare una funzione turistica, configurandosi come itinerario “scenografico” e architettonico. Dal punto di vista, infine, della programmazione urbana, nell’ambito del Programma PUC 2 Perugia sono in corso numerose iniziative di riqualificazione del centro storico volte a contrastarne lo spopolamento, la trasformazione del tessuto sociale ed il conseguente degrado edilizio e funzionale, iniziative che si immagina potranno concorrere a rafforzare la competitività e la dimensione turistica della città.
Il turismo a Perugia. Contesto regionale e qualità della vita
ZARRILLI, LUCA
2012-01-01
Abstract
La percezione dell’Umbria nell’immaginario turistico è quella di una destinazione periferica rispetto ai grandi circuiti nazionali ma al tempo stesso centrale dal punto di vista geografico, caratterizzata da ritmi di vita “a misura d’uomo” che sconfinano nell’ascesi spirituale. Perugia, pur se dotata di funzioni urbane “forti”, partecipa in qualche misura di questa percezione, così come di una continuità paesaggistico-culturale con il contesto regionale che rende equilibrato il rapporto, in termini di flussi turistici, tra il capoluogo e le numerose altre località turistiche dell’Umbria. L’imponente retaggio storico-artistico rende Perugia un classico esempio di “museo a cielo aperto” e pertanto l’identità turistica perugina appare inequivocabilmente di impronta storico-culturale. Ma Perugia non è solo una magnifica testimonianza del passato, essendo riuscita negli anni ad affiancare alla sua tradizionale identità altre dimensioni del fare turismo, legate soprattutto ai due importanti appuntamenti annuali - “Umbria Jazz” ed “Eurochocolate” – che costituiscono ormai un biglietto da visita, quasi un elemento identitario, per la città. Sotto il profilo della qualità della vita, il discorso, nel caso di Perugia, è controverso: da un lato si configura come una città d’arte e universitaria “a misura d’uomo”, dinamica e vivace, dotata di uno straordinario patrimonio culturale; dall’altro, non si colloca certamente ai vertici delle classifiche della vivibilità redatte dal Sole 24 Ore e da Italia Oggi. Entrando tuttavia nel merito della qualità del contesto turistico (che dipende anche, ma non solo, dal più generale livello qualitativo del contesto urbano), alcuni elementi appaiono rilevanti: il grado di integrazione dell’offerta, l’informazione e la comunicazione, la mobilità. Sotto tutti questi profili, la realtà perugina appare più che soddisfacente, soprattutto per ciò che concerne la mobilità, oggi potenziata dall’avveniristico Minimetrò, che alla funzione puramente trasportistica potrebbe abbinare una funzione turistica, configurandosi come itinerario “scenografico” e architettonico. Dal punto di vista, infine, della programmazione urbana, nell’ambito del Programma PUC 2 Perugia sono in corso numerose iniziative di riqualificazione del centro storico volte a contrastarne lo spopolamento, la trasformazione del tessuto sociale ed il conseguente degrado edilizio e funzionale, iniziative che si immagina potranno concorrere a rafforzare la competitività e la dimensione turistica della città.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.