Il libro raccoglie l'esperienza di ricerca sviluppata da un grupo di lavoro multidisciplinare dell'Università G. D'Annunzio di Pescara-Chieti per la painificazione della ricostruzione dopo il sisma del 6 Aprile 2009. In particolare si pubblicano i contenuti dei sette piani di ricostruzione elaborati per i Comuni dell’area omogenea 5 (Brittoli, Bussi sul Tirino, Cugnoli, Civitella, Montebello di Bertona, Ofena, Popoli). Il libro cerca di restituire la complessità delle elaborazioni prodotte in un arco di breve molto tempo, interpretando per quanto possibile in modo innovativo i contenuti dei piani e le metodologie da utilizzare. C’era infatti da dare seguito alla interessante legge che ha istituito questi strumenti straordinari, inediti nella tradizione italiana, al tempo stesso di valenza urbanistico-conformativa e strategico-programmatica, tenendo conto anche dell’esigenza di non ritardare la fase decisiva della progettazione e valutazione degli interventi di riparazione dei danni, nonché di avvio delle azioni di sostegno alla ripresa economica e sociale delle comunità colpite dal sisma. Insomma, c’era da affrontare una sfida impegnativa, cui finora le università non erano mai state chiamate in quanto istituzioni, avendo finora offerto i propri singoli docenti come esperti al servizio delle varie amministrazioni in gioco.
Pianificare la ricostruzione. Sette esperienze dall’Abruzzo
CLEMENTI Alberto
;DI VENOSA Matteo
2012-01-01
Abstract
Il libro raccoglie l'esperienza di ricerca sviluppata da un grupo di lavoro multidisciplinare dell'Università G. D'Annunzio di Pescara-Chieti per la painificazione della ricostruzione dopo il sisma del 6 Aprile 2009. In particolare si pubblicano i contenuti dei sette piani di ricostruzione elaborati per i Comuni dell’area omogenea 5 (Brittoli, Bussi sul Tirino, Cugnoli, Civitella, Montebello di Bertona, Ofena, Popoli). Il libro cerca di restituire la complessità delle elaborazioni prodotte in un arco di breve molto tempo, interpretando per quanto possibile in modo innovativo i contenuti dei piani e le metodologie da utilizzare. C’era infatti da dare seguito alla interessante legge che ha istituito questi strumenti straordinari, inediti nella tradizione italiana, al tempo stesso di valenza urbanistico-conformativa e strategico-programmatica, tenendo conto anche dell’esigenza di non ritardare la fase decisiva della progettazione e valutazione degli interventi di riparazione dei danni, nonché di avvio delle azioni di sostegno alla ripresa economica e sociale delle comunità colpite dal sisma. Insomma, c’era da affrontare una sfida impegnativa, cui finora le università non erano mai state chiamate in quanto istituzioni, avendo finora offerto i propri singoli docenti come esperti al servizio delle varie amministrazioni in gioco.File | Dimensione | Formato | |
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