L’emigrazione ha accompagnato il vissuto degli abruzzesi per oltre un secolo ed è un fenomeno tuttora in corso. Il volume, ideato e curato da una sociologa e da un'antropologa culturale, grazie al contributo interdisciplinare delle scienze storiche ed economiche racconta una regione girovaga a metà strada tra Nord e Sud, tra emigrazione e immigrazione, tra accoglienza e chiusura. Il fenomeno migratorio nella generalità del suo manifestarsi si rivela sorprendentemente omogeneo. Perciò si ritiene che la lettura interdisciplinare di questo emblematico “caso regionale” possa offrire alle scienze sociali e politiche un terreno fertile per la ricerca e per la riflessione sulle emergenze teoriche del momento. I principali obiettivi del volume sono: - sintetizzare i punti qualificanti dell'ambiguo processo di sdoppiamento del terreno culturale che ha rappresentato, insieme, la liberazione da arcaiche miserie e lo sradicamento dell'antica solidarietà delle culture di villaggio; - ricordare che i rapporti fra società e culture diverse disegnano, sempre e comunque, uno spazio intricato, che va avvicinato con onestà intellettuale contro ogni ortodossia, ogni parola d’ordine, ogni certezza perentoria; - sollecitare a non dimenticare l’importanza dei lasciti delle micro-storie, a meno che non si voglia dar spazio al nomadismo culturale e a quelle “appartenenze corte” che producono autoreferenzialità e strappi nel tessuto sociale.

Abruzzo regione del mondo. Letture interdisciplinari dell’emigrazione abruzzese tra Ottocento e Novecento

Spedicato E.
;
Giancristofaro L.
;
BACCELI, GIUSEPPE
2010-01-01

Abstract

L’emigrazione ha accompagnato il vissuto degli abruzzesi per oltre un secolo ed è un fenomeno tuttora in corso. Il volume, ideato e curato da una sociologa e da un'antropologa culturale, grazie al contributo interdisciplinare delle scienze storiche ed economiche racconta una regione girovaga a metà strada tra Nord e Sud, tra emigrazione e immigrazione, tra accoglienza e chiusura. Il fenomeno migratorio nella generalità del suo manifestarsi si rivela sorprendentemente omogeneo. Perciò si ritiene che la lettura interdisciplinare di questo emblematico “caso regionale” possa offrire alle scienze sociali e politiche un terreno fertile per la ricerca e per la riflessione sulle emergenze teoriche del momento. I principali obiettivi del volume sono: - sintetizzare i punti qualificanti dell'ambiguo processo di sdoppiamento del terreno culturale che ha rappresentato, insieme, la liberazione da arcaiche miserie e lo sradicamento dell'antica solidarietà delle culture di villaggio; - ricordare che i rapporti fra società e culture diverse disegnano, sempre e comunque, uno spazio intricato, che va avvicinato con onestà intellettuale contro ogni ortodossia, ogni parola d’ordine, ogni certezza perentoria; - sollecitare a non dimenticare l’importanza dei lasciti delle micro-storie, a meno che non si voglia dar spazio al nomadismo culturale e a quelle “appartenenze corte” che producono autoreferenzialità e strappi nel tessuto sociale.
2010
Laboratorio sociologico
9788856825565
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