La discussione greca sul valore della politica a salvaguardia del bene comune come espressione della qualità della vita cittadina garantita dall’esistenza di un ethos razionale e solidale, sembra essere anticipatrice di un problema che investe attualmente i rapporti tra cittadino e stato. La situazione politica contemporanea evidenzia una serie di punti sensibili: crisi della moralità pubblica, tendenza all’occultamento del potere da parte della classe politica, funzionalizzazione della cultura al mercato, asservimento della vita della comunità e dei singoli individui all’andamento oscillante della grande finanza; riflettere su tali questioni è urgente ed è un compito della massima importanza a cui intellettuali e uomini di cultura, anche di formazione umanistica e quindi diversa da quella più tecnicamente economica e sociologica, non possono sottrarsi. Tornare a credere nell’educazione e nella crescita culturale dei “cittadini” è l’unica premessa possibile all’esercizio della “buona politica”: in questo senso, collante dell’intero lavoro che qui proponiamo sono i temi del linguaggio, della razionalità, dell’ethos, dell’ideale di una cittadinanza consapevole e “attiva” che ha il proprio modello di riferimento nella “città”.
La salvezza della città. Ethos e logos in democrazia.
LUCCHETTA, Giulio;
2012-01-01
Abstract
La discussione greca sul valore della politica a salvaguardia del bene comune come espressione della qualità della vita cittadina garantita dall’esistenza di un ethos razionale e solidale, sembra essere anticipatrice di un problema che investe attualmente i rapporti tra cittadino e stato. La situazione politica contemporanea evidenzia una serie di punti sensibili: crisi della moralità pubblica, tendenza all’occultamento del potere da parte della classe politica, funzionalizzazione della cultura al mercato, asservimento della vita della comunità e dei singoli individui all’andamento oscillante della grande finanza; riflettere su tali questioni è urgente ed è un compito della massima importanza a cui intellettuali e uomini di cultura, anche di formazione umanistica e quindi diversa da quella più tecnicamente economica e sociologica, non possono sottrarsi. Tornare a credere nell’educazione e nella crescita culturale dei “cittadini” è l’unica premessa possibile all’esercizio della “buona politica”: in questo senso, collante dell’intero lavoro che qui proponiamo sono i temi del linguaggio, della razionalità, dell’ethos, dell’ideale di una cittadinanza consapevole e “attiva” che ha il proprio modello di riferimento nella “città”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.