Guardiamo un cartone? nasce da un ricordo, da un’ispirazione, da una constatazione che si riverbera negli anni e che conferma l’antica affezione dei bambini di sempre ai loro cartoni animati preferiti. Dalla loro comparsa a oggi i cartoni animati continuano ad accompagnare e ad allietare la vita di ogni bambino, legandosi a quell’inalienabile vocazione infantile all’immaginario e al fantastico. Da sempre associati al divertimento, al gioco e all’intrattenimento, oltre che a precise rappresentazioni di realtà sociali, in particolare nipponica e statunitense, si è voluto indagare a fondo il mondo parallelo dei cartoni animati, quello dei cartoons didattico-educativi; una nuova frontiera educativa per bambini sempre più desiderosi di apprendere nuove conoscenze e per genitori sempre più consapevoli dell’importanza di una scelta di qualità rispetto alla programmazione televisiva per i piccoli utenti. Partendo da un viaggio storico che va dalla nascita della televisione a oggi, si sono tracciate le linee evolutive di una televisione che, con sempre maggiore impegno pedagogico e nonostante le tante criticità, cerca di farsi interprete dei bisogni educativi dell’infanzia, coniugando l’intrattenimento con l’intenzionalità educativa. L’auspicio è quello di una TV che sappia “intrattenere educando” in riferimento a quelle che sono le necessità cognitive, psicologiche ed educative dei bambini, argomenti ampiamenti dibattuti nel testo, specie per quello che concerne gli effetti della televisione sui bambini.

Guardiamo un cartone? I cartoni animati didattico-educativi: "intrattenere educando"

DI PROFIO, LUANA
2012-01-01

Abstract

Guardiamo un cartone? nasce da un ricordo, da un’ispirazione, da una constatazione che si riverbera negli anni e che conferma l’antica affezione dei bambini di sempre ai loro cartoni animati preferiti. Dalla loro comparsa a oggi i cartoni animati continuano ad accompagnare e ad allietare la vita di ogni bambino, legandosi a quell’inalienabile vocazione infantile all’immaginario e al fantastico. Da sempre associati al divertimento, al gioco e all’intrattenimento, oltre che a precise rappresentazioni di realtà sociali, in particolare nipponica e statunitense, si è voluto indagare a fondo il mondo parallelo dei cartoni animati, quello dei cartoons didattico-educativi; una nuova frontiera educativa per bambini sempre più desiderosi di apprendere nuove conoscenze e per genitori sempre più consapevoli dell’importanza di una scelta di qualità rispetto alla programmazione televisiva per i piccoli utenti. Partendo da un viaggio storico che va dalla nascita della televisione a oggi, si sono tracciate le linee evolutive di una televisione che, con sempre maggiore impegno pedagogico e nonostante le tante criticità, cerca di farsi interprete dei bisogni educativi dell’infanzia, coniugando l’intrattenimento con l’intenzionalità educativa. L’auspicio è quello di una TV che sappia “intrattenere educando” in riferimento a quelle che sono le necessità cognitive, psicologiche ed educative dei bambini, argomenti ampiamenti dibattuti nel testo, specie per quello che concerne gli effetti della televisione sui bambini.
2012
Rubbettino Università
9788849836301
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