Il completamento e la inaugurazione della nuova Aula Liturgica di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, ha aperto uno dei dibattiti più interessanti, sia in Italia che all’estero, sulla costruzione di nuove architetture in pietra strutturale. L’intera opera si offre come esempio unico nel panorama contemporaneo della progettazione architettonica, concepita e costruita interamente in pietra, dal sagrato ai muri, dagli archi alla grande croce, nell’intento esplicito di “… esplorare quello che si può fare con la pietra oggi, quasi mille anni dopo le cattedrali gotiche.” Completamente realizzata in marmo e pietra di Apricena, la chiesa presenta soluzioni costruttive di elevata sperimentazione, dove la tecnica non è mai fine a se stessa ma contribuisce, in misura determinante, all’equilibrio della forma. I grandi archi che sorreggono la copertura dell’aula principale della chiesa replicano, nella loro semplicità costruttiva, tipologie che appartengono alla storia dell’architettura ma, nello stesso tempo, rinnovano la sfida continua all’innovazione tecnologica. La pietra si fa struttura portante nella costruzione, creando nuove condizioni di equilibrio con le armature che, al suo interno, ne rimodellano forma e misura. La consapevolezza tecnica asseconda la scelta formale fino a modificarne l’originaria intenzione, in un’armonia complessiva che solo il progetto sa tenere insieme. La mostra vuole cogliere, in particolar modo, questi aspetti dell’opera di Renzo Piano per San Giovanni Rotondo; quella capacità virtuosa di saper coniugare tradizione ed innovazione, in un gioco sottile di rimandi tra la semplicità dell’invenzione iniziale e la complessità della soluzione tecnologica che la sostiene, tra la qualità dello spazio architettonico ed il sistema costruttivo che lo caratterizza.

La pietra armata. Concezione e costruzione della chiesa di Padre Pio, progettata da Renzo Piano.

POTENZA, Domenico Antonio
2005-01-01

Abstract

Il completamento e la inaugurazione della nuova Aula Liturgica di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, ha aperto uno dei dibattiti più interessanti, sia in Italia che all’estero, sulla costruzione di nuove architetture in pietra strutturale. L’intera opera si offre come esempio unico nel panorama contemporaneo della progettazione architettonica, concepita e costruita interamente in pietra, dal sagrato ai muri, dagli archi alla grande croce, nell’intento esplicito di “… esplorare quello che si può fare con la pietra oggi, quasi mille anni dopo le cattedrali gotiche.” Completamente realizzata in marmo e pietra di Apricena, la chiesa presenta soluzioni costruttive di elevata sperimentazione, dove la tecnica non è mai fine a se stessa ma contribuisce, in misura determinante, all’equilibrio della forma. I grandi archi che sorreggono la copertura dell’aula principale della chiesa replicano, nella loro semplicità costruttiva, tipologie che appartengono alla storia dell’architettura ma, nello stesso tempo, rinnovano la sfida continua all’innovazione tecnologica. La pietra si fa struttura portante nella costruzione, creando nuove condizioni di equilibrio con le armature che, al suo interno, ne rimodellano forma e misura. La consapevolezza tecnica asseconda la scelta formale fino a modificarne l’originaria intenzione, in un’armonia complessiva che solo il progetto sa tenere insieme. La mostra vuole cogliere, in particolar modo, questi aspetti dell’opera di Renzo Piano per San Giovanni Rotondo; quella capacità virtuosa di saper coniugare tradizione ed innovazione, in un gioco sottile di rimandi tra la semplicità dell’invenzione iniziale e la complessità della soluzione tecnologica che la sostiene, tra la qualità dello spazio architettonico ed il sistema costruttivo che lo caratterizza.
2005
8884311667
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