Il Piano, adottato in data 22 novembre 2008, nasce dalla volontà dell’amministrazione di Anversa degli Abruzzi, in collaborazione con WWF, gestore della riserva naturale Go- le del Sagittario, di avviare il recupero di un’area degradata del centro urbano, dotata di notevole interesse storico, ambientale e paesaggistico. Tale piano, finanziato dalla stessa Riserva, si inserisce in un attività pluriannuale nei campi dell’urbanistica, della progettazione e del design, che ha visto in pochi anni un comune di circa 500 abitanti organizzare, con la collaborazione dell’Università di Pescara e con l’Oasi WWF, due concorsi nazionali di architettura (Percorso sensoriale dell’Oasi e Spazi letterari per il Parco Letterario D’Annunzio), un workshop sperimentale di design e due eventi estivi di partecipazione, per favorire l’informazione e il coinvolgimento diretto degli abitanti e dei turisti alla stesura del piano. Il recupero è finalizzato prevalentemente alla creazione di ricettività residenziale, ricet- tività per fini turistici e a valorizzare le attività pubbliche già esistenti, come il Centro Visite dell’Oasi WWF, il Centro del Volontariato Internazionale europeo EVS, il Centro Appenninico di Fauna Rupestre, il Centro di Educazione Ambientale, anche al fine di in- crementare le funzioni didattiche, di ricerca e formazione della Riserva regionale. A fa- vorire questa prospettiva è sicuramente la disponibilità pubblica di alcune strutture edi- lizie, parte di esse già in fase di recupero e destinate sia a funzioni ricettive che didatti- che, come l’ospitalità a circa 10 volontari del servizio civile europeo EVS di 7 paesi eu- ropei che dopo 50 anni sono tornati a popolare l’area oggetto del piano per lavorare a supporto dell’Oasi. L’adozione del Piano di recupero dell’Aia delle Piagge costituisce anche l’inizio del pro- cedimento di variante al Prg per la stessa area, nell’idea di ridurne l’isolamento urbano e l’attuale abbandono, favorendone la reintegrazione al centro storico e alla vicina ri- serva regionale. Nel 2002, l’Amministrazione comunale aveva già espresso interesse al recupero di questa area attraverso la formazione di un Programma di recupero urbani- stico ed edilizio, (bando Stu), rimasto senza esito. Il programma prevedeva la realizza- zione di un centro termale a ridosso delle sorgenti di Cavuto (cuore dell’Oasi WWF), mediante la creazione di grotte termali e servizi annessi. La parte edilizia prevedeva il recupero di 75 edifici disponibili all’interno del centro storico e dell’Aia delle Piagge per complessivi 11.000 mq. di superficie utile.
Studio di fattibilità per il recupero e la valorizzazione dell'Area delle Piagge ad Anversa degli Abruzzi
ROVIGATTI, Pietro
2007-01-01
Abstract
Il Piano, adottato in data 22 novembre 2008, nasce dalla volontà dell’amministrazione di Anversa degli Abruzzi, in collaborazione con WWF, gestore della riserva naturale Go- le del Sagittario, di avviare il recupero di un’area degradata del centro urbano, dotata di notevole interesse storico, ambientale e paesaggistico. Tale piano, finanziato dalla stessa Riserva, si inserisce in un attività pluriannuale nei campi dell’urbanistica, della progettazione e del design, che ha visto in pochi anni un comune di circa 500 abitanti organizzare, con la collaborazione dell’Università di Pescara e con l’Oasi WWF, due concorsi nazionali di architettura (Percorso sensoriale dell’Oasi e Spazi letterari per il Parco Letterario D’Annunzio), un workshop sperimentale di design e due eventi estivi di partecipazione, per favorire l’informazione e il coinvolgimento diretto degli abitanti e dei turisti alla stesura del piano. Il recupero è finalizzato prevalentemente alla creazione di ricettività residenziale, ricet- tività per fini turistici e a valorizzare le attività pubbliche già esistenti, come il Centro Visite dell’Oasi WWF, il Centro del Volontariato Internazionale europeo EVS, il Centro Appenninico di Fauna Rupestre, il Centro di Educazione Ambientale, anche al fine di in- crementare le funzioni didattiche, di ricerca e formazione della Riserva regionale. A fa- vorire questa prospettiva è sicuramente la disponibilità pubblica di alcune strutture edi- lizie, parte di esse già in fase di recupero e destinate sia a funzioni ricettive che didatti- che, come l’ospitalità a circa 10 volontari del servizio civile europeo EVS di 7 paesi eu- ropei che dopo 50 anni sono tornati a popolare l’area oggetto del piano per lavorare a supporto dell’Oasi. L’adozione del Piano di recupero dell’Aia delle Piagge costituisce anche l’inizio del pro- cedimento di variante al Prg per la stessa area, nell’idea di ridurne l’isolamento urbano e l’attuale abbandono, favorendone la reintegrazione al centro storico e alla vicina ri- serva regionale. Nel 2002, l’Amministrazione comunale aveva già espresso interesse al recupero di questa area attraverso la formazione di un Programma di recupero urbani- stico ed edilizio, (bando Stu), rimasto senza esito. Il programma prevedeva la realizza- zione di un centro termale a ridosso delle sorgenti di Cavuto (cuore dell’Oasi WWF), mediante la creazione di grotte termali e servizi annessi. La parte edilizia prevedeva il recupero di 75 edifici disponibili all’interno del centro storico e dell’Aia delle Piagge per complessivi 11.000 mq. di superficie utile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.