«Voce di silenzio sottile»: l’espressione poetica, che costituisce il titolo del presente volume, è la traduzione italiana – rigorosamente letterale – di un’enigmatica locuzione biblica. Essa è stata utilizzata da Emmanuel Levinas (1906-1995), il pensatore cui è dedicato il volume, per suggerire l’unica modalità adeguata del pensare e dire Dio filosoficamente oggi, vale a dire, in un’epoca che appare contrassegnata da un disperato disincanto religioso. La stessa espressione, tuttavia, potrebbe indicare la modalità più propria attraverso cui lo stesso Levinas ama pensare e dire la verità più profonda e costitutiva dell’essere umano, vale a dire, la sua chiamata, o vocazione – quasi impercettibile, ma assolutamente imperiosa – a farsi carico della responsabilità etica nei confronti del suo prossimo. La «voce di silenzio sottile» costituisce, infine, il timbro ultimo che caratterizza la stessa parola filosofica di Levinas, in mezzo ai clamori – o agli schiamazzi – dei numerosi seguaci odierni dello stile speculativo nietzscheano del «filosofare col martello». Gli Studi raccolti nel presente volume focalizzano il pensiero di Levinas da prospettive differenti, ma convergenti, identificate, di volta in volta, da una serie di termini-chiave, talora problematici, o persino imbarazzanti, come: «umanismo», «nuovo pensiero», «hitlerismo», «Dio Uomo?», «de-mitizzazione», «de-secolarizzazione». L’ultima sezione del volume tenta di stabilire un dialogo fra la proposta speculativa di Levinas e quelle che furono elaborate, rispettivamente, prima e dopo di essa, da Franz Rosenzweig (1886-1929) e da M.M. Olivetti (1943-2006).

Voce di silenzio sottile. Sei studi su Levinas

CIGLIA, Francesco
2012-01-01

Abstract

«Voce di silenzio sottile»: l’espressione poetica, che costituisce il titolo del presente volume, è la traduzione italiana – rigorosamente letterale – di un’enigmatica locuzione biblica. Essa è stata utilizzata da Emmanuel Levinas (1906-1995), il pensatore cui è dedicato il volume, per suggerire l’unica modalità adeguata del pensare e dire Dio filosoficamente oggi, vale a dire, in un’epoca che appare contrassegnata da un disperato disincanto religioso. La stessa espressione, tuttavia, potrebbe indicare la modalità più propria attraverso cui lo stesso Levinas ama pensare e dire la verità più profonda e costitutiva dell’essere umano, vale a dire, la sua chiamata, o vocazione – quasi impercettibile, ma assolutamente imperiosa – a farsi carico della responsabilità etica nei confronti del suo prossimo. La «voce di silenzio sottile» costituisce, infine, il timbro ultimo che caratterizza la stessa parola filosofica di Levinas, in mezzo ai clamori – o agli schiamazzi – dei numerosi seguaci odierni dello stile speculativo nietzscheano del «filosofare col martello». Gli Studi raccolti nel presente volume focalizzano il pensiero di Levinas da prospettive differenti, ma convergenti, identificate, di volta in volta, da una serie di termini-chiave, talora problematici, o persino imbarazzanti, come: «umanismo», «nuovo pensiero», «hitlerismo», «Dio Uomo?», «de-mitizzazione», «de-secolarizzazione». L’ultima sezione del volume tenta di stabilire un dialogo fra la proposta speculativa di Levinas e quelle che furono elaborate, rispettivamente, prima e dopo di essa, da Franz Rosenzweig (1886-1929) e da M.M. Olivetti (1943-2006).
2012
philosophica - serie rossa
9788846735683
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