Francesco Petrarca non è solo l’autore del Canzoniere, ma anche e soprattutto un grande scrittore in lingua latina. A questa produzione appartiene una serie di poesie latine, occasionate dalle più diverse circostanze e caratterizzate da una varietà di temi e di forme metriche, che Petrarca non si preoccupò di conservare e di ordinare. La fortuna di tali carmi fu perciò disomogenea e accidentale; soltanto in un caso essi si presentano, nella tradizione manoscritta, riuniti sotto forma di una vera e propria antologia, raccolta da un anonimo personaggio, attivo tra la fine del Trecento e l’inizio del Quattrocento. Quest’ignoto ammiratore di Petrarca, oltre ad avere il merito di aver salvato componimenti che si sarebbero altrimenti smarriti, ha anche quello di averli accompagnati con un corredo didascalico in prosa che permette, almeno in parte, di ricostruirne l’occasione, il destinatario e la datazione. Il volume propone un’edizione critica, finora mancante, di quest’antologia, comprendente tanto i carmi petrarcheschi quanto le rispettive rubriche in prosa dell’anonimo compilatore. Carmi e rubriche sono seguiti dalla traduzione italiana e da un commento che illustra il contesto che ha ispirato ciascun epigramma e analizza i possibili intrecci intertestuali con scritti di altri autori e dello stesso Petrarca. Una breve introduzione ricostruisce la genesi della silloge e i rapporti fra i testimoni che la tramandano e mette a fuoco le caratteristiche complessive di queste poesie, che si collocano in un arco temporale decisivo nella biografia intellettuale di Petrarca (dal 1337 al 1353 circa) e ci restituiscono i principali motivi ispiratori della sua lira: gnomica, sentimentale, religiosa, politica, bucolica. L’antologia consente, quindi, di guardare all’intero universo poetico petrarchesco da un punto di osservazione nascosto, in cui la vita quotidiana dell’autore è attraversata da timori e desideri, si apre all’incontro con la natura e l’arte figurativa, tocca la storia e i suoi protagonisti.
Francesco Petrarca, Improvvisi: un'antica raccolta di epigrammi
BERTE', MONICA
2014-01-01
Abstract
Francesco Petrarca non è solo l’autore del Canzoniere, ma anche e soprattutto un grande scrittore in lingua latina. A questa produzione appartiene una serie di poesie latine, occasionate dalle più diverse circostanze e caratterizzate da una varietà di temi e di forme metriche, che Petrarca non si preoccupò di conservare e di ordinare. La fortuna di tali carmi fu perciò disomogenea e accidentale; soltanto in un caso essi si presentano, nella tradizione manoscritta, riuniti sotto forma di una vera e propria antologia, raccolta da un anonimo personaggio, attivo tra la fine del Trecento e l’inizio del Quattrocento. Quest’ignoto ammiratore di Petrarca, oltre ad avere il merito di aver salvato componimenti che si sarebbero altrimenti smarriti, ha anche quello di averli accompagnati con un corredo didascalico in prosa che permette, almeno in parte, di ricostruirne l’occasione, il destinatario e la datazione. Il volume propone un’edizione critica, finora mancante, di quest’antologia, comprendente tanto i carmi petrarcheschi quanto le rispettive rubriche in prosa dell’anonimo compilatore. Carmi e rubriche sono seguiti dalla traduzione italiana e da un commento che illustra il contesto che ha ispirato ciascun epigramma e analizza i possibili intrecci intertestuali con scritti di altri autori e dello stesso Petrarca. Una breve introduzione ricostruisce la genesi della silloge e i rapporti fra i testimoni che la tramandano e mette a fuoco le caratteristiche complessive di queste poesie, che si collocano in un arco temporale decisivo nella biografia intellettuale di Petrarca (dal 1337 al 1353 circa) e ci restituiscono i principali motivi ispiratori della sua lira: gnomica, sentimentale, religiosa, politica, bucolica. L’antologia consente, quindi, di guardare all’intero universo poetico petrarchesco da un punto di osservazione nascosto, in cui la vita quotidiana dell’autore è attraversata da timori e desideri, si apre all’incontro con la natura e l’arte figurativa, tocca la storia e i suoi protagonisti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.