È ben nota la stratificazione edilizia avvenuta nel corso dei secoli nel centro storico di Chieti, e le diffuse testimonianze di età romana, in molti casi ipogee, presenti un po’ ovunque. Una di queste si rinviene nel nostro palazzo, è la via tecta della prima età imperiale romana. Ad essa di aggiungono testimonianze medievali e le vicende costruttive successive. I protagonisti della vicenda storica sono i signori Costanzo e i conti Mayo, a cui si deve rispettivamente la realizzazione e il mantenimento del complesso edilizio nell’attuale consistenza e aspetto, senza dimenticare i proprietari originari, la famiglia Valignani decorata dei titoli di barone, duca, marchesi. I signori Costanzo, ricchi commercianti, alla fine del settecento lo ristrutturarono realizzando lo scalone monumentale, e poi nella prima metà dell'ottocento i conti Mayo ne ultimarono gli apparati decorativi. Tutto lo studio si basa prevalentemente sui documenti dell'Archivio di Stato di Chieti, da cui si sono rinvenuti diversi apprezzi (legati ad atti notarili) che hanno permesso di comprendere nei dettagli l'intero complesso esteso 4000 mq.
Lettura e interpretazione di Palazzo Costanzo-Mayo
TUNZI, Pasquale
2014-01-01
Abstract
È ben nota la stratificazione edilizia avvenuta nel corso dei secoli nel centro storico di Chieti, e le diffuse testimonianze di età romana, in molti casi ipogee, presenti un po’ ovunque. Una di queste si rinviene nel nostro palazzo, è la via tecta della prima età imperiale romana. Ad essa di aggiungono testimonianze medievali e le vicende costruttive successive. I protagonisti della vicenda storica sono i signori Costanzo e i conti Mayo, a cui si deve rispettivamente la realizzazione e il mantenimento del complesso edilizio nell’attuale consistenza e aspetto, senza dimenticare i proprietari originari, la famiglia Valignani decorata dei titoli di barone, duca, marchesi. I signori Costanzo, ricchi commercianti, alla fine del settecento lo ristrutturarono realizzando lo scalone monumentale, e poi nella prima metà dell'ottocento i conti Mayo ne ultimarono gli apparati decorativi. Tutto lo studio si basa prevalentemente sui documenti dell'Archivio di Stato di Chieti, da cui si sono rinvenuti diversi apprezzi (legati ad atti notarili) che hanno permesso di comprendere nei dettagli l'intero complesso esteso 4000 mq.File | Dimensione | Formato | |
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