La lettura è relegata a fenomeno marginale. Dei libri in modo particolare. Le forme di apprendimento più efficaci sembrano altre. Una su tutte: il world wide web. Il suo significato è sufficientemente evocativo della pervasività della rete che, ad alcuni, appare come lo strumento in grado di risolvere tutti i problemi di acquisizione della conoscenza. Non è così. Internet può essere un supporto allo studio, anche molto utile ma, certamente, non l’unico. Soprattutto in ambito territoriale dove la tradizione di ricerca, gli itinerari culturali, i percorsi di analisi e progettazione dello spazio sono strettamente connessi agli scritti, ai saggi, alle ipotesi di lavoro che ne hanno costruito, nel tempo, il sapere disciplinare. Per muovere i primi passi all’interno delle teorie urbanistiche la conoscenza dei libri è indispensabile. La cultura urbanistica, tuttavia, non è fatta solo di letture ma soprattutto di riletture. Rileggere è un’operazione radicalmente diversa da leggere. Si legge per curiosità, per risarcire un debito nei confronti di un autore che non si conosce a sufficienza, per colmare una lacuna rispetto a un determinato tema di indagine. Ed è per questa via che si entra in contatto con libri, anche molto importanti, che però, una volta letti, vengono accantonati, diventando tassello di una libreria o porzione di memoria di un hard disk. Altri testi, invece restano; iniziano a tornare in mente di tanto in tanto; nel tempo acquistano diritto di residenza nella memoria e, infine, diventano riferimento costante. Parte del pensiero e del ragionamento. Sono questi i libri delle riletture indispensabili.

Riletture. Città e teorie dell'urbanistica

CLEMENTE, Antonio Alberto
2012-01-01

Abstract

La lettura è relegata a fenomeno marginale. Dei libri in modo particolare. Le forme di apprendimento più efficaci sembrano altre. Una su tutte: il world wide web. Il suo significato è sufficientemente evocativo della pervasività della rete che, ad alcuni, appare come lo strumento in grado di risolvere tutti i problemi di acquisizione della conoscenza. Non è così. Internet può essere un supporto allo studio, anche molto utile ma, certamente, non l’unico. Soprattutto in ambito territoriale dove la tradizione di ricerca, gli itinerari culturali, i percorsi di analisi e progettazione dello spazio sono strettamente connessi agli scritti, ai saggi, alle ipotesi di lavoro che ne hanno costruito, nel tempo, il sapere disciplinare. Per muovere i primi passi all’interno delle teorie urbanistiche la conoscenza dei libri è indispensabile. La cultura urbanistica, tuttavia, non è fatta solo di letture ma soprattutto di riletture. Rileggere è un’operazione radicalmente diversa da leggere. Si legge per curiosità, per risarcire un debito nei confronti di un autore che non si conosce a sufficienza, per colmare una lacuna rispetto a un determinato tema di indagine. Ed è per questa via che si entra in contatto con libri, anche molto importanti, che però, una volta letti, vengono accantonati, diventando tassello di una libreria o porzione di memoria di un hard disk. Altri testi, invece restano; iniziano a tornare in mente di tanto in tanto; nel tempo acquistano diritto di residenza nella memoria e, infine, diventano riferimento costante. Parte del pensiero e del ragionamento. Sono questi i libri delle riletture indispensabili.
2012
Scientifica
9788888867557
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