Il saggio si inserisce all’interno del libro “Orditure del terzo spazio. Dal consumo di suolo al riciclo delle aree produttive agricole”, a cura di Paola Misino e M. Manigrasso, nato in occasione della prima tappa di incontri nazionali della ricerca PRIN Re-cycle Italy - "Viaggio in Italia_1. Riciclare i territori fragili Pescara 9-10 ottobre 2013" (Coordinatore Unità di Pescara Francesco Garofalo) Il testo qui estratto, partendo dagli studi urbani in atto sul tema del riuso di territori agricoli, mette in evidenza come l'ambiguità, la fragilità di questi luoghi si connota in una sua riconoscibilità, in un "terzo spazio", in cui la tensione tra origine rurale e trasformazione urbana è insita nella forma dell’abitazione e potrebbe fornire un importante glossario architettonico e sociale di riferimento per la ricerca progettuale; il fenomeno, infatti, trova ancora la sua principale diffusione principalmente attraverso un mercato edilizio “silenzioso” ma esteso, reso possibile da pratiche di concessioni rutinarie. La tipologia dei fabbricati racconta le contaminazioni funzionali e morfologiche tra rurale e urbano: il locale che contiene le attività lavorative costituisce la componente “malleabile” soggetta agli impulsi variabili provenienti dalle diverse strategie urbane e da rimessaggio agricolo diviene spazio commerciale di servizio alla città (negozio, officina per auto, bar, capannone artigianale destinato a lavorazione e vendita …) L'attività agricola rimane tuttavia presente, seppur declassata in molti casi a semplice integrazione economica del patrimonio familiare e privata del ruolo lavorativo principale.
Agricoltura e Progetto. Re_innesti nei territori urbani di margine abruzzesi
MISINO, Paola
2014-01-01
Abstract
Il saggio si inserisce all’interno del libro “Orditure del terzo spazio. Dal consumo di suolo al riciclo delle aree produttive agricole”, a cura di Paola Misino e M. Manigrasso, nato in occasione della prima tappa di incontri nazionali della ricerca PRIN Re-cycle Italy - "Viaggio in Italia_1. Riciclare i territori fragili Pescara 9-10 ottobre 2013" (Coordinatore Unità di Pescara Francesco Garofalo) Il testo qui estratto, partendo dagli studi urbani in atto sul tema del riuso di territori agricoli, mette in evidenza come l'ambiguità, la fragilità di questi luoghi si connota in una sua riconoscibilità, in un "terzo spazio", in cui la tensione tra origine rurale e trasformazione urbana è insita nella forma dell’abitazione e potrebbe fornire un importante glossario architettonico e sociale di riferimento per la ricerca progettuale; il fenomeno, infatti, trova ancora la sua principale diffusione principalmente attraverso un mercato edilizio “silenzioso” ma esteso, reso possibile da pratiche di concessioni rutinarie. La tipologia dei fabbricati racconta le contaminazioni funzionali e morfologiche tra rurale e urbano: il locale che contiene le attività lavorative costituisce la componente “malleabile” soggetta agli impulsi variabili provenienti dalle diverse strategie urbane e da rimessaggio agricolo diviene spazio commerciale di servizio alla città (negozio, officina per auto, bar, capannone artigianale destinato a lavorazione e vendita …) L'attività agricola rimane tuttavia presente, seppur declassata in molti casi a semplice integrazione economica del patrimonio familiare e privata del ruolo lavorativo principale.File | Dimensione | Formato | |
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