Il volume ha l’obiettivo di introdurre il lettore allo sviluppo degli studi sul rapporto tra linguaggio e pensiero nel XIX e XX secolo, fornendo, sebbene in modo essenziale, i necessari riferimenti storici e i richiami agli autori più rappresentativi. La prima parte è dedicata all’inquadramento storico delle ricerche su linguaggio e pensiero, soffermandosi, in particolare, sul ruolo determinante svolto da Leibniz e sulle successive posizioni teoriche di alcuni filosofi e psicologi tedeschi che hanno dato vita, nel XIX secolo, alla corrente di pensiero nota come linguistica ad orientamento psicologico. Nei capitoli centrali sono trattate alcune tematiche fondamentali come il concetto di segno, il rapporto tra linguaggi artificiali e lingue naturali, il problema del significato e del riferimento, la relazione tra significato e verità. Il piano formale e cognitivo del significato viene quindi contestualizzato, richiamando gli studi sviluppati, nell’ambito della pragmatica, dell’uso del linguaggio e dell’atto linguistico, da autori come Wittgenstein, Austin e Grice. L’ultimo capitolo affronta il rapporto tra linguaggio e cognizione, e la difficile questione della natura innata vs. appresa del linguaggio, considerando alcune teorie leader del XX secolo: il comportamentismo di Skinner, lo strutturalismo costruttivista di Piaget, la teoria linguistica generativo-trasformazionale di Chomsky. In conclusione, è fatto un breve accenno alla nozione di grammatica, alla gerarchia di Chomsky e ai recenti modelli di grammatiche logiche.

Strutture del linguaggio e del pensiero

CASADIO, Claudia
2015-01-01

Abstract

Il volume ha l’obiettivo di introdurre il lettore allo sviluppo degli studi sul rapporto tra linguaggio e pensiero nel XIX e XX secolo, fornendo, sebbene in modo essenziale, i necessari riferimenti storici e i richiami agli autori più rappresentativi. La prima parte è dedicata all’inquadramento storico delle ricerche su linguaggio e pensiero, soffermandosi, in particolare, sul ruolo determinante svolto da Leibniz e sulle successive posizioni teoriche di alcuni filosofi e psicologi tedeschi che hanno dato vita, nel XIX secolo, alla corrente di pensiero nota come linguistica ad orientamento psicologico. Nei capitoli centrali sono trattate alcune tematiche fondamentali come il concetto di segno, il rapporto tra linguaggi artificiali e lingue naturali, il problema del significato e del riferimento, la relazione tra significato e verità. Il piano formale e cognitivo del significato viene quindi contestualizzato, richiamando gli studi sviluppati, nell’ambito della pragmatica, dell’uso del linguaggio e dell’atto linguistico, da autori come Wittgenstein, Austin e Grice. L’ultimo capitolo affronta il rapporto tra linguaggio e cognizione, e la difficile questione della natura innata vs. appresa del linguaggio, considerando alcune teorie leader del XX secolo: il comportamentismo di Skinner, lo strutturalismo costruttivista di Piaget, la teoria linguistica generativo-trasformazionale di Chomsky. In conclusione, è fatto un breve accenno alla nozione di grammatica, alla gerarchia di Chomsky e ai recenti modelli di grammatiche logiche.
2015
978-88-902989-7-4
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