Ciò che rende un uomo o una donna, non è tanto il capo, quanto il modo di indossarlo e ... “mostrare la propria anima”. Per l’eroe di cui si parla in questo saggio, Arsène Lupin, l’abito è molto più di un accessorio, ma piuttosto come ha scritto Liana Nissim per Flaubert: «una rete tematica e un sistema semiotico». Arsène non indossa, come Sherlock Holmes un eterno macfarlane, lui veste un frac o un soprabito con bavero di velluto, perché Maurice Leblanc, il suo creatore e “storiografo”, deve offrire l'immagine di un gentiluomo francese. Fu il suo amico, Pierre Lafitte, un giovane editore, a sottoporgli la creazione di un eroe molto francese sul modello dell’illustre detective inglese. In effetti, Arsène corrisponde all’immaginario del dandy della Belle Époque rispecchiando il suo creatore: una splendida foto di Leblanc, quella del 1907, mostra infatti lo scrittore con un cappello di feltro e sotto il gilet e giacca, una camicia bianca dal colletto tondo come quelle di D'Annunzio. Il cappello a tesa larga era, senza dubbio, il suo preferito. Letteratura, moda, milieu della Belle Époque vengono così fusi in questa studio.
Vêtement: au chic parisien. Arsène Lupin et son entourage
GIANSANTE, Gabriella
2015-01-01
Abstract
Ciò che rende un uomo o una donna, non è tanto il capo, quanto il modo di indossarlo e ... “mostrare la propria anima”. Per l’eroe di cui si parla in questo saggio, Arsène Lupin, l’abito è molto più di un accessorio, ma piuttosto come ha scritto Liana Nissim per Flaubert: «una rete tematica e un sistema semiotico». Arsène non indossa, come Sherlock Holmes un eterno macfarlane, lui veste un frac o un soprabito con bavero di velluto, perché Maurice Leblanc, il suo creatore e “storiografo”, deve offrire l'immagine di un gentiluomo francese. Fu il suo amico, Pierre Lafitte, un giovane editore, a sottoporgli la creazione di un eroe molto francese sul modello dell’illustre detective inglese. In effetti, Arsène corrisponde all’immaginario del dandy della Belle Époque rispecchiando il suo creatore: una splendida foto di Leblanc, quella del 1907, mostra infatti lo scrittore con un cappello di feltro e sotto il gilet e giacca, una camicia bianca dal colletto tondo come quelle di D'Annunzio. Il cappello a tesa larga era, senza dubbio, il suo preferito. Letteratura, moda, milieu della Belle Époque vengono così fusi in questa studio.File | Dimensione | Formato | |
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