Il secondo workshop del Chieti_Lab presenta tra le tematiche da indagare la costituzione di un Foro dell’Archeologia, con la volontà progettuale di mettere a sistema gli interventi già effettuati, costruendo altresì una rete capace di investire luoghi fondamentali della parte sotterranea della città, legati innanzitutto alla questione idrica, come le cisterne e le terme, partendo dal cuore della città antica, la via Tecta (lunga circa 45 mt e larga poco più di 1.80 mt, in opera mista di opus reticulatum e laterizio di ottima fattura), ben restaurata ma pressocchè “nascosta” nei sotterranei del Palazzo de’ Mayo, in pieno centro storico. Il progetto realizzato nelle poche giornate del workshop di dicembre ha provato a ricostruire il sistema circolatorio, mettendo in valore la rete delle cisterne e degli acquedotti sotterranei. Di questa rete faranno parte le connessioni pedonali che devono svilupparsi in parte in superficie, a causa dell’occupazione di suolo operata da massicce costruzioni degli anni ’60 e ’70, attraversando lo spazio pubblico su cui affaccia Fonte Grande, in parte in sotterranea, con la connessione che attraversa, con una passerella in acciaio cor-ten, la grande cisterna a ridosso delle terme.

Foro dell’archeologia “Teate Marrucinorum” L’architettura rigenera l’antico

POZZI, Carlo
2015-01-01

Abstract

Il secondo workshop del Chieti_Lab presenta tra le tematiche da indagare la costituzione di un Foro dell’Archeologia, con la volontà progettuale di mettere a sistema gli interventi già effettuati, costruendo altresì una rete capace di investire luoghi fondamentali della parte sotterranea della città, legati innanzitutto alla questione idrica, come le cisterne e le terme, partendo dal cuore della città antica, la via Tecta (lunga circa 45 mt e larga poco più di 1.80 mt, in opera mista di opus reticulatum e laterizio di ottima fattura), ben restaurata ma pressocchè “nascosta” nei sotterranei del Palazzo de’ Mayo, in pieno centro storico. Il progetto realizzato nelle poche giornate del workshop di dicembre ha provato a ricostruire il sistema circolatorio, mettendo in valore la rete delle cisterne e degli acquedotti sotterranei. Di questa rete faranno parte le connessioni pedonali che devono svilupparsi in parte in superficie, a causa dell’occupazione di suolo operata da massicce costruzioni degli anni ’60 e ’70, attraversando lo spazio pubblico su cui affaccia Fonte Grande, in parte in sotterranea, con la connessione che attraversa, con una passerella in acciaio cor-ten, la grande cisterna a ridosso delle terme.
2015
9788874627745
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