La lettura di Pride and Prejudiece di Jane Austen verte sulla individuazione della indeterminatezza del testo asteniano attraverso la ricerca di quelle lacune e/o omissioni ¬ stilistiche e argomentative ¬, così abilmente distribuite nel romanzo, che espandono il senso portando la significazione oltre i limiti fisici della parola scritta. Di qui la riflessione muove necessariamente sulla modalità della lettura che rivela il gioco tra le istruzioni inserite nel testo e l'iniziativa dell'immaginazione sia dei personaggi sia del lettore, giungendo a definire una realtà che è la rete delle interrelazioni tra le parti del narrato e del non narrato. In una prima parte si forniscono brevi cenni teorici sulla definizione di lacunosità che includono riferimenti ai concetti di realtà e di conoscenza e soprattutto al ruolo essenziale del lettore nella costruzione del significato. Successivamente, l’analisi di alcune parti del testo dimostra come uno dei romanzi più popolari di tutti i tempi tragga fondamento di realtà proprio a partire da ciò che è intrinsecamente immaginario, da ciò che manca. Il discorso si conclude sulle diverse modalità del tacere adottate da Jane Austen come principio strutturante di Pride e Prejudice.
Pride and Prejudice di Jane Austen: la struttura del testo e le modalità della lettura
LAZAREVIC, Persida
2015-01-01
Abstract
La lettura di Pride and Prejudiece di Jane Austen verte sulla individuazione della indeterminatezza del testo asteniano attraverso la ricerca di quelle lacune e/o omissioni ¬ stilistiche e argomentative ¬, così abilmente distribuite nel romanzo, che espandono il senso portando la significazione oltre i limiti fisici della parola scritta. Di qui la riflessione muove necessariamente sulla modalità della lettura che rivela il gioco tra le istruzioni inserite nel testo e l'iniziativa dell'immaginazione sia dei personaggi sia del lettore, giungendo a definire una realtà che è la rete delle interrelazioni tra le parti del narrato e del non narrato. In una prima parte si forniscono brevi cenni teorici sulla definizione di lacunosità che includono riferimenti ai concetti di realtà e di conoscenza e soprattutto al ruolo essenziale del lettore nella costruzione del significato. Successivamente, l’analisi di alcune parti del testo dimostra come uno dei romanzi più popolari di tutti i tempi tragga fondamento di realtà proprio a partire da ciò che è intrinsecamente immaginario, da ciò che manca. Il discorso si conclude sulle diverse modalità del tacere adottate da Jane Austen come principio strutturante di Pride e Prejudice.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.