Il presente lavoro ha per oggetto il turnaround del trasporto pubblico locale letto attraverso la prospettiva dell’efficienza, la prospettiva delle regole e la prospettiva dei valori. Dal punto di vista dell’efficienza non è sbagliato addossare parte delle responsabilità del declino del trasporto pubblico locale al monopolista pubblico. Il declino in parte dipende più da inefficienze organizzative che da un calo della domanda. Nella prospettiva delle regole non è possibile recuperare efficienza se non si cambiano le regole del gioco, se non si prevedono in modo chiaro premi e sanzioni per quegli operatori che non performano in modo adeguato. In questa prospettiva parte della responsabilità va sicuramente addossata al legislatore che non è riuscito a rendere il trasporto pubblico locale né più aperto alla concorrenza né più efficiente, grazie a regole di riparto delle risorse più incentivanti. Ma non si possono cambiare le regole del gioco se tali regole non sono avvertite come naturali dagli attori. In questa prospettiva numerose città hanno scoperto che devono cambiare il loro carattere in sintonia con i bisogni emergenti degli individui, allo scopo di renderle non solo più vivibili ma dei veri e propri motori dello sviluppo. La rigenerazione urbana, la creazione di isole pedonali, il potenziamento delle piste ciclabili sono tutti segnali positivi che mostrano un cambiamento nei valori di fondo degli individui. Laddove l’uso della macchina era collegato all’ossessione dei consumi, la rivalutazione della bellezza del luogo, della vivibilità, della qualità della vita e della piena funzionalità della polis, ribattezzata smart city, viene vista come principale driver di un nuovo tipo di sviluppo basato non più solo sui consumi ma sulla creatività, sulla relazionalità e sulla socialità. Le auto faranno parte di questo nuovo sistema di mobilità ma per esaltare libertà e connessione (si veda il caso Uber) e non più dipendenza come avveniva in passato. Tutte e tre queste prospettive sono variamente intrecciate nei contributi presenti in questo lavoro.

Introduzione

CAMPAILLA, MASSIMO;DELLA PORTA, Armando;D'INCECCO, MAURO;
2016-01-01

Abstract

Il presente lavoro ha per oggetto il turnaround del trasporto pubblico locale letto attraverso la prospettiva dell’efficienza, la prospettiva delle regole e la prospettiva dei valori. Dal punto di vista dell’efficienza non è sbagliato addossare parte delle responsabilità del declino del trasporto pubblico locale al monopolista pubblico. Il declino in parte dipende più da inefficienze organizzative che da un calo della domanda. Nella prospettiva delle regole non è possibile recuperare efficienza se non si cambiano le regole del gioco, se non si prevedono in modo chiaro premi e sanzioni per quegli operatori che non performano in modo adeguato. In questa prospettiva parte della responsabilità va sicuramente addossata al legislatore che non è riuscito a rendere il trasporto pubblico locale né più aperto alla concorrenza né più efficiente, grazie a regole di riparto delle risorse più incentivanti. Ma non si possono cambiare le regole del gioco se tali regole non sono avvertite come naturali dagli attori. In questa prospettiva numerose città hanno scoperto che devono cambiare il loro carattere in sintonia con i bisogni emergenti degli individui, allo scopo di renderle non solo più vivibili ma dei veri e propri motori dello sviluppo. La rigenerazione urbana, la creazione di isole pedonali, il potenziamento delle piste ciclabili sono tutti segnali positivi che mostrano un cambiamento nei valori di fondo degli individui. Laddove l’uso della macchina era collegato all’ossessione dei consumi, la rivalutazione della bellezza del luogo, della vivibilità, della qualità della vita e della piena funzionalità della polis, ribattezzata smart city, viene vista come principale driver di un nuovo tipo di sviluppo basato non più solo sui consumi ma sulla creatività, sulla relazionalità e sulla socialità. Le auto faranno parte di questo nuovo sistema di mobilità ma per esaltare libertà e connessione (si veda il caso Uber) e non più dipendenza come avveniva in passato. Tutte e tre queste prospettive sono variamente intrecciate nei contributi presenti in questo lavoro.
2016
9788897014027
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11564/652924
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact