Il saggio, muovendo dall'impostazione razionale del modello educativo occidentale, si articola intorno al tema del carattere originariamente multiculturale della paideia come educazione e come cultura. L'educazione liberale, socraticamente intesa, è stata centrale nelle argomentazioni culturali ed ha avuto un senso politico proprio perché assicurava la realizzazione di una vita comunitaria migliore, nel senso di una idea di cittadinanza solidale in cui la vocazione di ciascuno non risultava legata allo scontro di interessi personali ma all'autocritica e alla messa in discussione delle proprie abitudini, una critica quale presupposto principale di apertura all'altro e a chiunque. Strategica per questo tipo di progetto culturale e interculturale era l'educazione, veicolo preferenziale per dare origine alla consapevolezza delle differenze culturali e, di conseguenza, alla creazione di una società i cui diritti fossero riconosciuti a tutti indistintamente dalle origini e dalla provenienza. Il passaggio dall'imperativo dell'assimilazione acritica dei valori tradizionali all'esercizio libero dell'esame e dell'autoesame costituisce un momento fondamentale per la definizione del pensiero educativo. Questo passaggio rappresenta la trasformazione del concetto di identità, ancorato da una parte a quello di formazione umana e da un'altra parte a quello di cittadinanza.
L'idea di educazione come bene supremo
BRUNI, ELSA MARIA
2016-01-01
Abstract
Il saggio, muovendo dall'impostazione razionale del modello educativo occidentale, si articola intorno al tema del carattere originariamente multiculturale della paideia come educazione e come cultura. L'educazione liberale, socraticamente intesa, è stata centrale nelle argomentazioni culturali ed ha avuto un senso politico proprio perché assicurava la realizzazione di una vita comunitaria migliore, nel senso di una idea di cittadinanza solidale in cui la vocazione di ciascuno non risultava legata allo scontro di interessi personali ma all'autocritica e alla messa in discussione delle proprie abitudini, una critica quale presupposto principale di apertura all'altro e a chiunque. Strategica per questo tipo di progetto culturale e interculturale era l'educazione, veicolo preferenziale per dare origine alla consapevolezza delle differenze culturali e, di conseguenza, alla creazione di una società i cui diritti fossero riconosciuti a tutti indistintamente dalle origini e dalla provenienza. Il passaggio dall'imperativo dell'assimilazione acritica dei valori tradizionali all'esercizio libero dell'esame e dell'autoesame costituisce un momento fondamentale per la definizione del pensiero educativo. Questo passaggio rappresenta la trasformazione del concetto di identità, ancorato da una parte a quello di formazione umana e da un'altra parte a quello di cittadinanza.File | Dimensione | Formato | |
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