Quando Adelaide Ristori, il 1 febbraio 1868, esordisce al Gran Teatro Tacòn dell'Avana con la "Medea" di Legouvé apre il varco ad una serie di fortunate rappresentazioni nei maggiori teatri della città (Villanueva o Circo Habanero, Teatro Liceo) e anche in altri centri cubani (Matanzas, Guanabacoa, Càrdenas) raggiungibili per mezzo della ferrovia, tra le prime costruite in America latina. Il repertorio ristoriano venne esperito ed applaudito nella sua completezza ad esclusione del dramma di Luigi Camoletti, "Suor Teresa", che per l'evidente contenuto anticlericale ottenne il veto del Vescovo dell'Avana e la minaccia di scomunica per attori e spettatori. L'episodio ottenne ampia risonanza, rendendo il dramma sulla monacazione forzata di due donne, una madre e sua figlia, richiesto in tutto il mondo.
La Ristori a Cuba. Un'occasione unica.
PASQUINI, Luciana
2015-01-01
Abstract
Quando Adelaide Ristori, il 1 febbraio 1868, esordisce al Gran Teatro Tacòn dell'Avana con la "Medea" di Legouvé apre il varco ad una serie di fortunate rappresentazioni nei maggiori teatri della città (Villanueva o Circo Habanero, Teatro Liceo) e anche in altri centri cubani (Matanzas, Guanabacoa, Càrdenas) raggiungibili per mezzo della ferrovia, tra le prime costruite in America latina. Il repertorio ristoriano venne esperito ed applaudito nella sua completezza ad esclusione del dramma di Luigi Camoletti, "Suor Teresa", che per l'evidente contenuto anticlericale ottenne il veto del Vescovo dell'Avana e la minaccia di scomunica per attori e spettatori. L'episodio ottenne ampia risonanza, rendendo il dramma sulla monacazione forzata di due donne, una madre e sua figlia, richiesto in tutto il mondo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.