La distanza dagli eventi è condizione necessaria per poterli analizzare serenamente. Politicamente il “ventennio” è, nella mente dei più, molto lontano, non solo dal punto di vista temporale. Scevri da pregiudizi, pertanto, è possibile affermare che molti sono i meriti architettonico-urbanistici di questo periodo. Soprattutto a Foggia. Dopo la fine del regime fascista, in quale periodo ha potuto contare su tanto impegno progettuale? Il dibattito sui monumenti che dovevano diventare i cardini sui quali poggiare lo sviluppo della città sono inerenti solo alla necessità di autorappresentazione fascista? Ancora, l’infrastrutturazione del territorio fa parte solo della pubblicistica di regime? O rappresentano anche altro? Per quanto sia inutile negare che sulle teorie urbanistiche e sulle realizzazioni architettoniche incidano motivi propagandistici, il dibattito culturale dell’epoca sottende un’idea di città di grande interesse che deve ancora essere studiata a fondo. In particolare per l’innovazione legata alla separazione tra telaio infrastrutturale e piano delle trasformazioni edilizie.

Il regime dei piani: un dialogo proficuo tra architettura e urbanistica

CLEMENTE, Antonio Alberto
2002-01-01

Abstract

La distanza dagli eventi è condizione necessaria per poterli analizzare serenamente. Politicamente il “ventennio” è, nella mente dei più, molto lontano, non solo dal punto di vista temporale. Scevri da pregiudizi, pertanto, è possibile affermare che molti sono i meriti architettonico-urbanistici di questo periodo. Soprattutto a Foggia. Dopo la fine del regime fascista, in quale periodo ha potuto contare su tanto impegno progettuale? Il dibattito sui monumenti che dovevano diventare i cardini sui quali poggiare lo sviluppo della città sono inerenti solo alla necessità di autorappresentazione fascista? Ancora, l’infrastrutturazione del territorio fa parte solo della pubblicistica di regime? O rappresentano anche altro? Per quanto sia inutile negare che sulle teorie urbanistiche e sulle realizzazioni architettoniche incidano motivi propagandistici, il dibattito culturale dell’epoca sottende un’idea di città di grande interesse che deve ancora essere studiata a fondo. In particolare per l’innovazione legata alla separazione tra telaio infrastrutturale e piano delle trasformazioni edilizie.
2002
88-8431-075-X
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