Dopo la demolizione delle antiche strutture difensive (1871) Pescara è stata oggetto di un’incontrollata politica di espansione urbana che l’ha portata in breve tempo ad alienare le vaste aree agricole contigue e a distruggere le distese vegetazioni naturali del suo immediato litorale. Se per un verso è stato rifiutato qualunque legame col passato, dall’altro si è tentato di conferire ad essa una nuova identità urbana facendo leva sulla recente ricchezza sociale generata prevalentemente dalle attività commerciali e da quelle turistiche stagionali.

Pescara tra Ottocento e Novecento: da paesaggio agrario a paesaggio antropizzato

FIADINO, Filomena Adelina
2016-01-01

Abstract

Dopo la demolizione delle antiche strutture difensive (1871) Pescara è stata oggetto di un’incontrollata politica di espansione urbana che l’ha portata in breve tempo ad alienare le vaste aree agricole contigue e a distruggere le distese vegetazioni naturali del suo immediato litorale. Se per un verso è stato rifiutato qualunque legame col passato, dall’altro si è tentato di conferire ad essa una nuova identità urbana facendo leva sulla recente ricchezza sociale generata prevalentemente dalle attività commerciali e da quelle turistiche stagionali.
2016
978-88-99930-00-4
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