Ad Antiochia, nel 387, l’imposizione di una tassa molto elevata genera una violenta rivolta. L’imperatore Teodosio minaccia la distruzione della città. Al giovane sacerdote Giovanni, che per la sua eloquenza sarà chiamato Crisostomo, spetta il difficile compito di consolare e incoraggiare i fedeli e di ristabilire una relazione tra il potere imperiale e il popolo di Antiochia. Ed è questo l’obiettivo delle omelie “Sulle statue”, tenute dal Crisostomo poco dopo la sua ordinazione presbiterale. Tra di esse si segnala, per l’articolata struttura del discorso e il tono fortemente patetico, la seconda omelia del corpus.

Giovanni Crisostomo, 'Sulle statue' 2: omelia e/orazione politica?

CELENTANO, Maria Silvana
2016-01-01

Abstract

Ad Antiochia, nel 387, l’imposizione di una tassa molto elevata genera una violenta rivolta. L’imperatore Teodosio minaccia la distruzione della città. Al giovane sacerdote Giovanni, che per la sua eloquenza sarà chiamato Crisostomo, spetta il difficile compito di consolare e incoraggiare i fedeli e di ristabilire una relazione tra il potere imperiale e il popolo di Antiochia. Ed è questo l’obiettivo delle omelie “Sulle statue”, tenute dal Crisostomo poco dopo la sua ordinazione presbiterale. Tra di esse si segnala, per l’articolata struttura del discorso e il tono fortemente patetico, la seconda omelia del corpus.
2016
978-2-600-00762-7
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11564/669802
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