Reči i slike: porodična priča u grafičnom romanu Otadžbina Nine Bunjevac

Otadžbina di Nina Bunjevac si inserisce in un ormai consolidato, seppure recente, filone che collega il fumetto alla letteratura e in particolare al romanzo. Questo legame, già evidenziato dalla definizione di Graphic Novel – in uso dal 1978 – non è casuale, poiché il romanzo è, come sostiene Bachtin, “l’unico genere letterario in divenire”. In questa nuova forma di narrazione, definitа la nona arte, tipicamente postmoderna per la sua capacità di ibridare generi diversi, di mischiare il colto al popolare, la commistione di immagini e parole, che si completano a vicenda, permette ancora di più di spaziare in tempi diversi, intrecciando storie passate e presenti. Il romanzo grafico di Nina Bunjevac presenta una narrazione autobiografica dalla struttura tempo-spaziale complessa, nella quale il superamento del trauma individuale è imprescindibile dalla storia familiare e collettiva: al presente, in un appartamento di Toronto, si intrecciano i ricordi dell’infanzia, la biografia del padre, la storia della Jugoslavia.