Nel corso degli ultimi vent’anni, il Ministero dei beni e delle attività culturali (oggi anche del turismo) ha vissuto il passaggio dalla tutela delle tradizioni popolari alla salvaguardia del patrimonio culturale immateriale: un iter complesso e positivamente segnato dalla collaborazione intrattenuta sia con i demo-etno-antropologi, sia con l’UNESCO e le altre istituzioni internazionali che si occupano di diritti culturali, di sostenibilità ambientale e di sviluppo locale. La transizione culturale ha però stimolato l'emergenza di un dibattito teorico ed operativo, anche per scongiurare i rischi della cosiddetta "mercipatrimonializzazione".
Intorno all’eredità viva
GIANCRISTOFARO, Lia
2017-01-01
Abstract
Nel corso degli ultimi vent’anni, il Ministero dei beni e delle attività culturali (oggi anche del turismo) ha vissuto il passaggio dalla tutela delle tradizioni popolari alla salvaguardia del patrimonio culturale immateriale: un iter complesso e positivamente segnato dalla collaborazione intrattenuta sia con i demo-etno-antropologi, sia con l’UNESCO e le altre istituzioni internazionali che si occupano di diritti culturali, di sostenibilità ambientale e di sviluppo locale. La transizione culturale ha però stimolato l'emergenza di un dibattito teorico ed operativo, anche per scongiurare i rischi della cosiddetta "mercipatrimonializzazione".File | Dimensione | Formato | |
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