Al pari di altri territori medio-adriatici, anche il territorio abruzzese propone questioni al dibattito nazionale, come quelle legate alla rilevanza dell’agricoltura nei più recenti fenomeni di crescita/decrescita locale o come quelle legate alla rigenerazione del paesaggio in rapporto ai fabbisogni di inclusione sociale ed economica. Le trasformazioni colturali più significative – da prati pascolo, seminativi o incolti a vigna e talvolta ulivo – sono prodotte da imprese, che inducono trasferimenti proprietari o modificazioni delle coltivazioni tradizionali con effetti di propagazione nell’intorno per analogia di accostamento. In molti casi quindi la rigenerazione assume anche il significato di invenzione del paesaggio, sulla base della distribuzione delle eccellenze in territori a vocazione produttiva oppure in territori non ancora sperimentati. Questo percorso di ricerca si è messo dunque a colloquio con il territorio attraverso una serie di incontri con operatori privilegiati che hanno contribuito e attualmente concorrono a determinare le principali dinamiche della produzione vitivinicola ed agricola abruzzese nel suo complesso. I diversi colloqui hanno fornito argomenti per contestualizzare la questione del rapporto tra territorio, vino e agricoltura all’interno dello scenario regionale e medioadriatico e sono stati utili ad allargare il campo di ricerca anche a settori produttivi tradizionalmente considerati marginali per via del loro variabile posizionamento territoriale o valore di mercato. In questo modo il nostro percorso di ricerca si è sviluppato fino ad osservare alcune altre produzioni che si accostano alla viticoltura, dal recupero del farro al florovivaismo, passando così dagli areali estremi del territorio, costiero e vallivo, agli estremi ambiti della storia economica regionale.
A colloquio con il territorio
ARISTONE, Ottavia;
2014-01-01
Abstract
Al pari di altri territori medio-adriatici, anche il territorio abruzzese propone questioni al dibattito nazionale, come quelle legate alla rilevanza dell’agricoltura nei più recenti fenomeni di crescita/decrescita locale o come quelle legate alla rigenerazione del paesaggio in rapporto ai fabbisogni di inclusione sociale ed economica. Le trasformazioni colturali più significative – da prati pascolo, seminativi o incolti a vigna e talvolta ulivo – sono prodotte da imprese, che inducono trasferimenti proprietari o modificazioni delle coltivazioni tradizionali con effetti di propagazione nell’intorno per analogia di accostamento. In molti casi quindi la rigenerazione assume anche il significato di invenzione del paesaggio, sulla base della distribuzione delle eccellenze in territori a vocazione produttiva oppure in territori non ancora sperimentati. Questo percorso di ricerca si è messo dunque a colloquio con il territorio attraverso una serie di incontri con operatori privilegiati che hanno contribuito e attualmente concorrono a determinare le principali dinamiche della produzione vitivinicola ed agricola abruzzese nel suo complesso. I diversi colloqui hanno fornito argomenti per contestualizzare la questione del rapporto tra territorio, vino e agricoltura all’interno dello scenario regionale e medioadriatico e sono stati utili ad allargare il campo di ricerca anche a settori produttivi tradizionalmente considerati marginali per via del loro variabile posizionamento territoriale o valore di mercato. In questo modo il nostro percorso di ricerca si è sviluppato fino ad osservare alcune altre produzioni che si accostano alla viticoltura, dal recupero del farro al florovivaismo, passando così dagli areali estremi del territorio, costiero e vallivo, agli estremi ambiti della storia economica regionale.File | Dimensione | Formato | |
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