Nel presente lavoro vengono analizzati gli scritti dei polimati (scienziati ed eruditi aperti a più discipline) slavi meridionali, che hanno per tema la cosmologia e l’astronomia. Si tratta in massima parte degli scritti scientifici e letterari di due studiosi illirici che operarono in pieno illuminismo: il raguseo Ruđer Bošković (1711-1787) e il serbo Atanasije Stojković (1773-1832), i cui interessi spaziano in un terreno dove convergono scienza, poesia e metafisica. Sono numerosi gli scritti di Bošković, noto nei principali centri scientifici europei dell’epoca, dedicati a questioni inerenti all’astronomia. Inoltre l’autore era famoso anche per un lungo poema sull’eclisse del Sole e della Luna, pubblicato a Londra nel 1760. Stojković era invece conosciuto nell’ambiente accademico russo e ucraino, dove ottenne alti incarichi e scrisse diverse opere di fisica e astronomia, oltre che un romanzo d’iniziazione, Kandor (1800), intriso di suggestioni ed elementi cosmologici che rinviano alla simbologia massonica. Le ricerche dei due polimati si intersecano in più punti e trovano una sostanziale adesione sia al concetto di Creatore sia nel prendere coscienza che i nostri sensi sono limitati e non abbracciano in pieno l’ampiezza del cosmo e la complessità dei suoi fenomeni.

“Il Sole, e la Luna appaiono maggiori nell’Oriente, e nell’Occidente”: gli interessi cosmologici negli scienziati ed eruditi slavi meridionali

LAZAREVIC, Persida
2017-01-01

Abstract

Nel presente lavoro vengono analizzati gli scritti dei polimati (scienziati ed eruditi aperti a più discipline) slavi meridionali, che hanno per tema la cosmologia e l’astronomia. Si tratta in massima parte degli scritti scientifici e letterari di due studiosi illirici che operarono in pieno illuminismo: il raguseo Ruđer Bošković (1711-1787) e il serbo Atanasije Stojković (1773-1832), i cui interessi spaziano in un terreno dove convergono scienza, poesia e metafisica. Sono numerosi gli scritti di Bošković, noto nei principali centri scientifici europei dell’epoca, dedicati a questioni inerenti all’astronomia. Inoltre l’autore era famoso anche per un lungo poema sull’eclisse del Sole e della Luna, pubblicato a Londra nel 1760. Stojković era invece conosciuto nell’ambiente accademico russo e ucraino, dove ottenne alti incarichi e scrisse diverse opere di fisica e astronomia, oltre che un romanzo d’iniziazione, Kandor (1800), intriso di suggestioni ed elementi cosmologici che rinviano alla simbologia massonica. Le ricerche dei due polimati si intersecano in più punti e trovano una sostanziale adesione sia al concetto di Creatore sia nel prendere coscienza che i nostri sensi sono limitati e non abbracciano in pieno l’ampiezza del cosmo e la complessità dei suoi fenomeni.
2017
978-88-6274-767-7
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