A cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, gli Stati Uniti conoscono una stagione di grande entusiasmo culturale, economico e sociale. Dopo la Grande Depressione e la Seconda Guerra Mondiale, un nuovo mondo di benessere e opportunità sembra davvero e finalmente alla portata di tutti. Sull’isola di Long Island, lontano dai circuiti accademici più prestigiosi, Andrew Geller diventa l’interprete principe di questa nuova modalità suburbana di sperimentare l’ultima versione del sogno americano in cui l’uso del tempo libero, lo svago e il relax (tutti nuovi concetti che vanno affermandosi proprio in quegli anni) danno la misura di una forma di benessere mai sperimentata prima. La creatività di Geller, l’uso stagionale delle case, così come la leggerezza con cui – nelle circostanze non ordinarie dei fine settimana fuori porta – i suoi committenti accettano di esplorare forme e modalità abitative non convenzionali, sono gli ingredienti alla base di un’esperienza architettonica che, ancora dopo anni, conserva intatto tutto il suo fascino. Alastair Gordon architetto, è un pluripremiato autore, curatore e regista. Ha pubblicato articoli e contributi su riviste come il New York Times, Architectural Design, Vanity Fair, Interior Design, Le Monde, New York Observer, Architect’s Newspaper, Newsday. È stato collaboratore redazionale di House & Garden e di Atelier Magazine, Tokyo, editore dei Princeton Papers on Architecture. Ha tenuto conferenze in diversi musei e università. Tra i suoi libri si ricordano: Weekend Utopia; Naked Airport; Spaced Out; Romantic Modernist; Convergence e Long Island Modern
Dall’industrializzazione edilizia di Andrew Geller alle cyber costruzioni. Utopie ed opportunità
Gianmichele Panarelli
2018-01-01
Abstract
A cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, gli Stati Uniti conoscono una stagione di grande entusiasmo culturale, economico e sociale. Dopo la Grande Depressione e la Seconda Guerra Mondiale, un nuovo mondo di benessere e opportunità sembra davvero e finalmente alla portata di tutti. Sull’isola di Long Island, lontano dai circuiti accademici più prestigiosi, Andrew Geller diventa l’interprete principe di questa nuova modalità suburbana di sperimentare l’ultima versione del sogno americano in cui l’uso del tempo libero, lo svago e il relax (tutti nuovi concetti che vanno affermandosi proprio in quegli anni) danno la misura di una forma di benessere mai sperimentata prima. La creatività di Geller, l’uso stagionale delle case, così come la leggerezza con cui – nelle circostanze non ordinarie dei fine settimana fuori porta – i suoi committenti accettano di esplorare forme e modalità abitative non convenzionali, sono gli ingredienti alla base di un’esperienza architettonica che, ancora dopo anni, conserva intatto tutto il suo fascino. Alastair Gordon architetto, è un pluripremiato autore, curatore e regista. Ha pubblicato articoli e contributi su riviste come il New York Times, Architectural Design, Vanity Fair, Interior Design, Le Monde, New York Observer, Architect’s Newspaper, Newsday. È stato collaboratore redazionale di House & Garden e di Atelier Magazine, Tokyo, editore dei Princeton Papers on Architecture. Ha tenuto conferenze in diversi musei e università. Tra i suoi libri si ricordano: Weekend Utopia; Naked Airport; Spaced Out; Romantic Modernist; Convergence e Long Island ModernI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.