Il contributo indaga la funzione formativa dell’insegnamento del latino nella scuola italiana, secondo una prospettiva diacronica che tenga conto delle reciproche influenze fra cultura, storia e politica sottese alle diverse finalità pedagogiche e alle pratiche educative del latino come disciplina di studio. L’excursus storico-pedagogico si svilupperà in parallelo all’iter del discorso pedagogico, così da far emergere i limiti e le ragioni della “crisi” progressiva che in particolar modo il latino ha vissuto nella scuola, chiamato continuamente a giustificare la sua funzione e il suo peso nella formazione delle giovani generazioni.L’integrazione dello sguardo sui problemi insiti nell’insegnamento e apprendimento del latino e sulla rilettura dell’idea di formazione promuove il superamento del tradizionale dualismo per il quale il latino è stato trattato come un’isola a se stante, come pura e semplice disciplina di studio, radicalmente sganciata dalla riflessione sui processi di sviluppo e maturazione umana della persona. Al latino va restituito quel naturale connotato di essere patrimonio che vive e alimenta le categorie esistenziali, scientifiche, linguistiche della contemporaneità. L’analisi va, dunque, nella direzione di riportare in luce quella preziosa dimensione formativa del latino che è stata negata sotto le etichette degli attualismi, eruditismi, specialismi dominanti a stagioni culturali alterne nella scuola italiana.
Il latino nella «scuola media». Note di pedagogia dell’antico
Elsa Maria Bruni
2018-01-01
Abstract
Il contributo indaga la funzione formativa dell’insegnamento del latino nella scuola italiana, secondo una prospettiva diacronica che tenga conto delle reciproche influenze fra cultura, storia e politica sottese alle diverse finalità pedagogiche e alle pratiche educative del latino come disciplina di studio. L’excursus storico-pedagogico si svilupperà in parallelo all’iter del discorso pedagogico, così da far emergere i limiti e le ragioni della “crisi” progressiva che in particolar modo il latino ha vissuto nella scuola, chiamato continuamente a giustificare la sua funzione e il suo peso nella formazione delle giovani generazioni.L’integrazione dello sguardo sui problemi insiti nell’insegnamento e apprendimento del latino e sulla rilettura dell’idea di formazione promuove il superamento del tradizionale dualismo per il quale il latino è stato trattato come un’isola a se stante, come pura e semplice disciplina di studio, radicalmente sganciata dalla riflessione sui processi di sviluppo e maturazione umana della persona. Al latino va restituito quel naturale connotato di essere patrimonio che vive e alimenta le categorie esistenziali, scientifiche, linguistiche della contemporaneità. L’analisi va, dunque, nella direzione di riportare in luce quella preziosa dimensione formativa del latino che è stata negata sotto le etichette degli attualismi, eruditismi, specialismi dominanti a stagioni culturali alterne nella scuola italiana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.