Il presente contributo si pone l’obiettivo di ricostruire, attraverso lo studio delle fonti a stampa dell’epoca e dei documenti conservati presso l’Archivio Centrale di Stato a Roma, la genesi della Federazione Ginnastica Nazionale. Essa fu istituita nel 1887, in occasione di un Congresso svoltosi a Roma nel mese di dicembre, al quale presero parte, oltre ai rappresentanti dei maestri e delle società ginnastiche, anche i delegati dei Ministeri della Guerra, dell’Interno e della Pubblica Istruzione. L’importanza storica della Federazione Ginnastica Nazionale risiede nel fatto che essa conferì per Statuto un carattere unitario al movimento ginnastico italiano, ponendo così fine alla presenza di due Federazioni nazionali che, fin dal 1874, avevano caratterizzato il panorama associativo italiano facendone un caso unico in Europa. In quell’anno, infatti, in occasione del V Congresso Federale della Federazione Ginnastica Italiana, furono poste le basi per la scissione dal movimento originario di un gruppo di ginnasti e maestri che si riunirono in una nuova Associazione, denominata Federazione delle Società Ginnastiche Italiane. Le due Federazioni, la più antica legata alla scuola della ginnastica educativa di Obermann, la seconda, invece, animata dai sostenitori della corrente bolognese di Baumann, si disputarono il predominio della vita associativa ginnastica in Italia, non risparmiandosi colpi. Nonostante una serie di tentativi di fusione intercorsero senza successo a causa della resistenza della Federazione Ginnastica Italiana, nel 1887 l’eccezionale situazione italiana si risolse. Al termine di una lunga e sofferta gestazione, la nuova Federazione Ginnastica Nazionale – supportata dal Governo attraverso il contributo economico fornito dai suoi Ministeri – attribuì un peso fondamentale sia alle società private che agli insegnanti di ginnastica, inserendosi all’interno di un processo di nation-building funzionale alla creazione dell’immagine di un italiano rigenerato a livello fisico e morale.
Per la libertà e la grandezza della Patria: la nascita della Federazione Nazionale Ginnastica nel 1887
Domenico Francesco Antonio Elia
2018-01-01
Abstract
Il presente contributo si pone l’obiettivo di ricostruire, attraverso lo studio delle fonti a stampa dell’epoca e dei documenti conservati presso l’Archivio Centrale di Stato a Roma, la genesi della Federazione Ginnastica Nazionale. Essa fu istituita nel 1887, in occasione di un Congresso svoltosi a Roma nel mese di dicembre, al quale presero parte, oltre ai rappresentanti dei maestri e delle società ginnastiche, anche i delegati dei Ministeri della Guerra, dell’Interno e della Pubblica Istruzione. L’importanza storica della Federazione Ginnastica Nazionale risiede nel fatto che essa conferì per Statuto un carattere unitario al movimento ginnastico italiano, ponendo così fine alla presenza di due Federazioni nazionali che, fin dal 1874, avevano caratterizzato il panorama associativo italiano facendone un caso unico in Europa. In quell’anno, infatti, in occasione del V Congresso Federale della Federazione Ginnastica Italiana, furono poste le basi per la scissione dal movimento originario di un gruppo di ginnasti e maestri che si riunirono in una nuova Associazione, denominata Federazione delle Società Ginnastiche Italiane. Le due Federazioni, la più antica legata alla scuola della ginnastica educativa di Obermann, la seconda, invece, animata dai sostenitori della corrente bolognese di Baumann, si disputarono il predominio della vita associativa ginnastica in Italia, non risparmiandosi colpi. Nonostante una serie di tentativi di fusione intercorsero senza successo a causa della resistenza della Federazione Ginnastica Italiana, nel 1887 l’eccezionale situazione italiana si risolse. Al termine di una lunga e sofferta gestazione, la nuova Federazione Ginnastica Nazionale – supportata dal Governo attraverso il contributo economico fornito dai suoi Ministeri – attribuì un peso fondamentale sia alle società private che agli insegnanti di ginnastica, inserendosi all’interno di un processo di nation-building funzionale alla creazione dell’immagine di un italiano rigenerato a livello fisico e morale.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Elia, Crivellari, 2018
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