L’ opera offre uno spaccato sulla mediazione penale, unendo l’esperienza e la sensibilità di studiosi e operatori di varia formazione (accademici, avvocati, assistenti sociali, magistrati, criminologi e mediatori) per esaminare da diversi punti di vista la criminal mediation. L’intento è quello di affermare l’idea che la pena carceraria — intesa come sanzione a scopo retributivo — non sia l’unica possibile risposta al reato, all’esigenza di rieducare chi lo ha commesso e alla necessità di tutelare le vittime; si invita, piuttosto, a privilegiare percorsi di dialogo tra l’offeso e l’agente, rispettando l’idea di una pena umana che risponda ai principi costituzionali.
La vittima nel "nuovo mondo" della mediazione penale. Profili di un'assenza
Cristiana Valentini
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2019-01-01
Abstract
L’ opera offre uno spaccato sulla mediazione penale, unendo l’esperienza e la sensibilità di studiosi e operatori di varia formazione (accademici, avvocati, assistenti sociali, magistrati, criminologi e mediatori) per esaminare da diversi punti di vista la criminal mediation. L’intento è quello di affermare l’idea che la pena carceraria — intesa come sanzione a scopo retributivo — non sia l’unica possibile risposta al reato, all’esigenza di rieducare chi lo ha commesso e alla necessità di tutelare le vittime; si invita, piuttosto, a privilegiare percorsi di dialogo tra l’offeso e l’agente, rispettando l’idea di una pena umana che risponda ai principi costituzionali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.