Ponte terrestre tra Mar Nero e Mar Caspio, il Caucaso meridionale rappresenta un crocevia geoeconomico per il transito commerciale di merci e idrocarburi sulla direttrice Est-Ovest. Al tempo stesso, è considerato una regione “a rischio” a causa dell’instabilità legata ai conflitti etnici scoppiati in seguito alla cessazione dell’Unione Sovietica, che hanno condotto alla costituzione di Repubbliche autoproclamate sostenute da Mosca e alla conseguente creazione di barriere strategico-militari lungo instabili linee del “cessate il fuoco”. Il contributo intende quindi fare il punto della situazione sull’assetto confinario della regione, alla luce delle dinamiche geopolitiche e geoeconomiche in atto.
NUOVE BARRIERE, “BORDERSCAPES” E FRAMMENTAZIONE POLITICA NEL CAUCASO MERIDIONALE POST-SOVIETICO
Luca Zarrilli
2018-01-01
Abstract
Ponte terrestre tra Mar Nero e Mar Caspio, il Caucaso meridionale rappresenta un crocevia geoeconomico per il transito commerciale di merci e idrocarburi sulla direttrice Est-Ovest. Al tempo stesso, è considerato una regione “a rischio” a causa dell’instabilità legata ai conflitti etnici scoppiati in seguito alla cessazione dell’Unione Sovietica, che hanno condotto alla costituzione di Repubbliche autoproclamate sostenute da Mosca e alla conseguente creazione di barriere strategico-militari lungo instabili linee del “cessate il fuoco”. Il contributo intende quindi fare il punto della situazione sull’assetto confinario della regione, alla luce delle dinamiche geopolitiche e geoeconomiche in atto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.