La prima chiesa di Santa Maria del Fuoco sorgeva a ridosso delle opere fortificate di Pescara, sul versante occidentale. All’inizio dell’Ottocento la piccola chiesa fu demolita per potenziare tali opere e si prospettò la riedificazione distante un miglio dalla piazzaforte, nel territorio di Villa del Fuoco. Nel saggio si affronta la lettura di alcuni documenti, in particolare un disegno di progetto redatto nel 1825 attribuito a Tommaso Bardari e depositato presso l’Archivio di Stato di Pescara. Il disegno mostra in basso la pianta dell’edificio, appena sopra la sezione longitudinale e in alto il prospetto, ed è corredato dal computo metrico nel quale sono definiti i materiali che andranno a costituire l’opera. Per una serie di vicende la chiesa fu ultimata nel 1839 destinandola a cimitero, ma non rispettò il progetto.
La chiesa di santa Maria del Fuoco a Pescara in un disegno di progetto ottocentesco.
Pasquale Tunzi
2019-01-01
Abstract
La prima chiesa di Santa Maria del Fuoco sorgeva a ridosso delle opere fortificate di Pescara, sul versante occidentale. All’inizio dell’Ottocento la piccola chiesa fu demolita per potenziare tali opere e si prospettò la riedificazione distante un miglio dalla piazzaforte, nel territorio di Villa del Fuoco. Nel saggio si affronta la lettura di alcuni documenti, in particolare un disegno di progetto redatto nel 1825 attribuito a Tommaso Bardari e depositato presso l’Archivio di Stato di Pescara. Il disegno mostra in basso la pianta dell’edificio, appena sopra la sezione longitudinale e in alto il prospetto, ed è corredato dal computo metrico nel quale sono definiti i materiali che andranno a costituire l’opera. Per una serie di vicende la chiesa fu ultimata nel 1839 destinandola a cimitero, ma non rispettò il progetto.File | Dimensione | Formato | |
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