Il viaggio di formazione si vivifica anche nella figura del beholder, che appare affine a quella del soggetto di natura contemplativa, richiamando lo stesso paesaggio a contesto di ispirazione mistica, dove la consapevolezza dell’osservare produce l’incanto della partecipazione mistica con le cose intorno a sé, che vengono vissute come parti che si coagulano intorno al nucleo centrale del Sé. L’osservatore consapevole vede in una maniera diversa e più profonda la realtà che lo circonda, e questa sua particolare forma del vedere si sposa con le mirabili descrizioni, con la poesia dei racconti di luoghi e paesaggi che molti hanno pur guardato, ma che pochi hanno davvero visto, assaporandone i più intimi recessi.
Il viaggio di formazione. Fra l'estetica dei paesaggi e l'estetica del Sé.
LUANA DI PROFIO
2018-01-01
Abstract
Il viaggio di formazione si vivifica anche nella figura del beholder, che appare affine a quella del soggetto di natura contemplativa, richiamando lo stesso paesaggio a contesto di ispirazione mistica, dove la consapevolezza dell’osservare produce l’incanto della partecipazione mistica con le cose intorno a sé, che vengono vissute come parti che si coagulano intorno al nucleo centrale del Sé. L’osservatore consapevole vede in una maniera diversa e più profonda la realtà che lo circonda, e questa sua particolare forma del vedere si sposa con le mirabili descrizioni, con la poesia dei racconti di luoghi e paesaggi che molti hanno pur guardato, ma che pochi hanno davvero visto, assaporandone i più intimi recessi.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Monografia su viaggio di formazione ed educazione estetica.
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