Questo contributo mette in evidenza alcuni limiti insiti nelle metodologie adottate per la valutazione della pericolosità sismica in Italia emersi a seguito dei recenti forti terremoti tra cui il terremoto del 2009 dell’Aquila. Questi sono caratterizzati da condizioni near-field ed elevate differenze nei picchi di accelerazione al suolo (PGA) misurate in siti vicini. I punti critici evidenziati nell’articolo sono: (1) l’uso delle curve di attenuazione in aree “near field” utilizzate nel metodo di Cornell per il calcolo della pericolosità sismica di base su tutto il territorio italiano; (2) la mancanza di un sistematico approccio multidisciplinare per la caratterizzazione sismica dei depositi superficiali. Alcune “best practices” negli studi di caratterizzazione della risposta sismica locale tratte da esperienze internazionali ed italiane sono state proposte per rendere aderenti alle recenti osservazioni le stime di pericolosità sismica.
Il terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009: alcune lezioni per migliorare la stima della pericolosità nelle aree near-field per i forti terremoti italiani
Mario Luigi Rainone;Giovanna Vessia
;Patrizio Signanini
2015-01-01
Abstract
Questo contributo mette in evidenza alcuni limiti insiti nelle metodologie adottate per la valutazione della pericolosità sismica in Italia emersi a seguito dei recenti forti terremoti tra cui il terremoto del 2009 dell’Aquila. Questi sono caratterizzati da condizioni near-field ed elevate differenze nei picchi di accelerazione al suolo (PGA) misurate in siti vicini. I punti critici evidenziati nell’articolo sono: (1) l’uso delle curve di attenuazione in aree “near field” utilizzate nel metodo di Cornell per il calcolo della pericolosità sismica di base su tutto il territorio italiano; (2) la mancanza di un sistematico approccio multidisciplinare per la caratterizzazione sismica dei depositi superficiali. Alcune “best practices” negli studi di caratterizzazione della risposta sismica locale tratte da esperienze internazionali ed italiane sono state proposte per rendere aderenti alle recenti osservazioni le stime di pericolosità sismica.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
2153.pdf
accesso aperto
Tipologia:
PDF editoriale
Dimensione
529.17 kB
Formato
Adobe PDF
|
529.17 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.