Nel presente lavoro viene analizzato l’approccio di Christian Friedrich Temler (1717-1780), funzionario danese e bibliofilo, all’etimologia onomastica della zona di Anhalt-Zerbst nella Germania settentrionale. Egli stesso originario di Zerbst (Servesta), Temler da appassionato di slavistica, ha dedicato numerosi lemmi del suo «Dizionario illirico» rimasto manoscritto (Det Kongelige Bibliotek, GKS 2071 – 4°) della seconda metà del XVIII s., all’interpretazione dell’etimologia onomastica legata alla provincia anhaltino-servestana. Questa, come le altre etimologie nel suo dizionario, dimostrano che Temler, come d’altronde aveva scritto nel suo articolo del 1779, riteneva che la lingua illirica (antica) fosse madre di tutte le lingue slave e quindi con essa poteva spiegare l’origine di numerosi termini degli slavi occidentali e orientali.

Inde nomen: le ragioni dell’onomastica anhaltino-servestana temleriana

Persida Lazarevic Di Giacomo
2019-01-01

Abstract

Nel presente lavoro viene analizzato l’approccio di Christian Friedrich Temler (1717-1780), funzionario danese e bibliofilo, all’etimologia onomastica della zona di Anhalt-Zerbst nella Germania settentrionale. Egli stesso originario di Zerbst (Servesta), Temler da appassionato di slavistica, ha dedicato numerosi lemmi del suo «Dizionario illirico» rimasto manoscritto (Det Kongelige Bibliotek, GKS 2071 – 4°) della seconda metà del XVIII s., all’interpretazione dell’etimologia onomastica legata alla provincia anhaltino-servestana. Questa, come le altre etimologie nel suo dizionario, dimostrano che Temler, come d’altronde aveva scritto nel suo articolo del 1779, riteneva che la lingua illirica (antica) fosse madre di tutte le lingue slave e quindi con essa poteva spiegare l’origine di numerosi termini degli slavi occidentali e orientali.
2019
978-88-6274-921-3
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