Il progetto per il restauro, l’ampliamento ed i nuovi allestimenti del museo Archeologico della Magna Grecia di Reggio Calabria, è inserito nel programma per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità di Italia. La progettazione architettonica, affidata a seguito di procedura di evidenza pubblica, è firmata dallo studio ABDR e persegue numerosi obiettivi tra cui restaurare e mettere a norma antisismica l’edificio progettato dall’Arch. Marcello Piacentini negli anni ‘30, rivedere la distribuzione interna, ampliarlo e riorganizzare i percorsi di visita. L’edificio denominato comunemente “Palazzo Piacentini” o più propriamente “Museo Nazionale della Magna Grecia” di Reggio Calabria è localizzato in posizione strategica nel contesto urbano; il museo nazionale si colloca, infatti, nella storica Piazza De Nava, progettata alla fine degli anni venti, sulla quale convergono le principali strade generatrici del centro storico di Reggio Calabria. L’intero iter progettuale si è snodato con l’obiettivo di pervenire ad un restauro corretto e consapevole dell’importante e prestigioso monumento e di quanto in esso contenuto, proponendo soluzioni migliorative orientate ad un più razionale recupero degli spazi disponibili e alla introduzione di soluzioni tecnologiche/costruttive ed impiantistiche all’avanguardia nel rigoroso rispetto dell’unicità del manufatto esistente, vincolato dalla Soprintendenza. La riqualificazione parte dalla conservazione dell’immagine monumentale dell’edificio, voluta da Marcello Piacentini durante il Ventennio, ne sottolinea i pregi aggiornandone l’aspetto con l’aggiunta di una pensilina a copertura del nuovo roof garden. L’approccio agli spazi interni ha previsto una sostanziale rimodulazione degli spazi, nel rispetto del progetto originale e adeguando tutti gli spazi alle modificate esigenze. Il nuovo atrio monumentale è ricavato per mezzo della copertura vetrata dell’attuale cortile. Il pavimento vetrato calpestabile è stato realizzato in grandi lastre di vetrocamera, inferiormente supportate da una struttura metallica di straordinaria leggerezza. Il suo schema statico si basa su di un modello noto col nome di “tensegrity”. L’effetto di un’apparente “casualità” che invece trova una sua logica e sostanziale ragione d’essere nello stato di sforzo equilibrato tra gli elementi compressi e quelli tesi, contribuisce a una immagine di leggerezza che non interferisce con il monumento. Questo grande spazio è dedicato alla biglietteria, accoglienza, guardaroba e al book shop del museo. Nella lobby (atrio) è stato realizzato un grande intervento artistico del maestro Alfredo Pirri. Le visite al nuovo museo iniziano all’ultimo piano in discesa per poi terminare al piano terra dove troviamo la nuova sala dei Bronzi di Riace. Tutto il terzo piano è stato riprogettato e sottoposto ad intervento di radicale ristrutturazione. Al piano è stato anche ricavato l’alloggio del Soprintendente ridimensionando e razionalizzando il precedente a favore delle esigenze di gestione degli uffici. Sul terrazzo di copertura del Museo è previsto un ampio spazio dedicato alla ricreazione e alla sosta (roof garden). La porzione centrale del nuovo roof garden è caratterizzata dal pavimento vetrato che rappresenta la chiusura orizzontale dell’attuale cortile. I volumi del roof-garden sono coperti superiormente da una struttura leggera di protezione dall’irraggiamento solare diretto realizzata per mezzo di un semplice graticcio metallico che scherma orizzontalmente sia la nuova volumetria, sia il nuovo pavimento vetrato di chiusura orizzontale del cortile. Sono state riaperte tutte le finestre murate in passato per riportare al vecchio splendore i prospetti dell’edificio cosi come li aveva pensati, progettati e in fine realizzati il Piacentini.

Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria - Ampliamento e restauro del Museo archeologico di reggio Calabria

filippo raimondo
2016-01-01

Abstract

Il progetto per il restauro, l’ampliamento ed i nuovi allestimenti del museo Archeologico della Magna Grecia di Reggio Calabria, è inserito nel programma per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità di Italia. La progettazione architettonica, affidata a seguito di procedura di evidenza pubblica, è firmata dallo studio ABDR e persegue numerosi obiettivi tra cui restaurare e mettere a norma antisismica l’edificio progettato dall’Arch. Marcello Piacentini negli anni ‘30, rivedere la distribuzione interna, ampliarlo e riorganizzare i percorsi di visita. L’edificio denominato comunemente “Palazzo Piacentini” o più propriamente “Museo Nazionale della Magna Grecia” di Reggio Calabria è localizzato in posizione strategica nel contesto urbano; il museo nazionale si colloca, infatti, nella storica Piazza De Nava, progettata alla fine degli anni venti, sulla quale convergono le principali strade generatrici del centro storico di Reggio Calabria. L’intero iter progettuale si è snodato con l’obiettivo di pervenire ad un restauro corretto e consapevole dell’importante e prestigioso monumento e di quanto in esso contenuto, proponendo soluzioni migliorative orientate ad un più razionale recupero degli spazi disponibili e alla introduzione di soluzioni tecnologiche/costruttive ed impiantistiche all’avanguardia nel rigoroso rispetto dell’unicità del manufatto esistente, vincolato dalla Soprintendenza. La riqualificazione parte dalla conservazione dell’immagine monumentale dell’edificio, voluta da Marcello Piacentini durante il Ventennio, ne sottolinea i pregi aggiornandone l’aspetto con l’aggiunta di una pensilina a copertura del nuovo roof garden. L’approccio agli spazi interni ha previsto una sostanziale rimodulazione degli spazi, nel rispetto del progetto originale e adeguando tutti gli spazi alle modificate esigenze. Il nuovo atrio monumentale è ricavato per mezzo della copertura vetrata dell’attuale cortile. Il pavimento vetrato calpestabile è stato realizzato in grandi lastre di vetrocamera, inferiormente supportate da una struttura metallica di straordinaria leggerezza. Il suo schema statico si basa su di un modello noto col nome di “tensegrity”. L’effetto di un’apparente “casualità” che invece trova una sua logica e sostanziale ragione d’essere nello stato di sforzo equilibrato tra gli elementi compressi e quelli tesi, contribuisce a una immagine di leggerezza che non interferisce con il monumento. Questo grande spazio è dedicato alla biglietteria, accoglienza, guardaroba e al book shop del museo. Nella lobby (atrio) è stato realizzato un grande intervento artistico del maestro Alfredo Pirri. Le visite al nuovo museo iniziano all’ultimo piano in discesa per poi terminare al piano terra dove troviamo la nuova sala dei Bronzi di Riace. Tutto il terzo piano è stato riprogettato e sottoposto ad intervento di radicale ristrutturazione. Al piano è stato anche ricavato l’alloggio del Soprintendente ridimensionando e razionalizzando il precedente a favore delle esigenze di gestione degli uffici. Sul terrazzo di copertura del Museo è previsto un ampio spazio dedicato alla ricreazione e alla sosta (roof garden). La porzione centrale del nuovo roof garden è caratterizzata dal pavimento vetrato che rappresenta la chiusura orizzontale dell’attuale cortile. I volumi del roof-garden sono coperti superiormente da una struttura leggera di protezione dall’irraggiamento solare diretto realizzata per mezzo di un semplice graticcio metallico che scherma orizzontalmente sia la nuova volumetria, sia il nuovo pavimento vetrato di chiusura orizzontale del cortile. Sono state riaperte tutte le finestre murate in passato per riportare al vecchio splendore i prospetti dell’edificio cosi come li aveva pensati, progettati e in fine realizzati il Piacentini.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11564/714416
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact