In Abruzzo il tratto costiero meridionale, dopo Ortona, da tempo soffre di fenomeni erosivi marini piuttosto rilevanti, tali da spingere le Ferrovie dello Stato a spostare verso l’interno del territorio la linea ferrata sino a San Salvo Marina. I 26 Km interessati dall’intervento compiuto nell’arco di vent’anni, a partire dal 1985, hanno lasciato libera una fascia di suolo di notevole valore ambientale, ritenuta nel 1997 dal Ministero dell’Ambiente, di “rilevante interesse naturalistico”. A questa è seguita nel 2001 l’istituzione del Parco Nazionale nel quale è confluita una greenway di 40 Km. Parte di questo sedime ferroviario, caratterizzato da gallerie e da ponti di età otto-novecentesca, è stato da noi rilevato con l’intento di comprendere, da un alto, lo stato in cui versava, ampliando la conoscenza agli aspetti storici e tecnici, e dall’altro documentare un tratto di percorso paesaggistico che sarebbe stato modificato nella sua funzione originaria. Tale conoscenza, puntuale e areale, si è basata su un rilevamento metrico che ha messo in campo diverse procedure programmate: dalla fotomodellazione all’impiego di strumenti topografici, al rilievo diretto di alcune parti. Nel saggio viene presentato a titolo d’esempio il ponte in via Feltrino alla Marina di San Vito Chietino.
Un rilievo infrastrutturale per la "Via Verde"
Pasquale Tunzi
2020-01-01
Abstract
In Abruzzo il tratto costiero meridionale, dopo Ortona, da tempo soffre di fenomeni erosivi marini piuttosto rilevanti, tali da spingere le Ferrovie dello Stato a spostare verso l’interno del territorio la linea ferrata sino a San Salvo Marina. I 26 Km interessati dall’intervento compiuto nell’arco di vent’anni, a partire dal 1985, hanno lasciato libera una fascia di suolo di notevole valore ambientale, ritenuta nel 1997 dal Ministero dell’Ambiente, di “rilevante interesse naturalistico”. A questa è seguita nel 2001 l’istituzione del Parco Nazionale nel quale è confluita una greenway di 40 Km. Parte di questo sedime ferroviario, caratterizzato da gallerie e da ponti di età otto-novecentesca, è stato da noi rilevato con l’intento di comprendere, da un alto, lo stato in cui versava, ampliando la conoscenza agli aspetti storici e tecnici, e dall’altro documentare un tratto di percorso paesaggistico che sarebbe stato modificato nella sua funzione originaria. Tale conoscenza, puntuale e areale, si è basata su un rilevamento metrico che ha messo in campo diverse procedure programmate: dalla fotomodellazione all’impiego di strumenti topografici, al rilievo diretto di alcune parti. Nel saggio viene presentato a titolo d’esempio il ponte in via Feltrino alla Marina di San Vito Chietino.File | Dimensione | Formato | |
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